Luganese

Film festival diritti umani, dieci anni e un gran successo

Secondo gli organizzatori, il bilancio è più che soddisfacente. Sold Out per tante proiezioni e 96 classi di scuola nelle sale cinematografiche

In sintesi:
  • Undici giornate di proiezioni, incontri ed eventi
  • Oltre 60 ospiti nazionali e internazionali, proiettati 30 film, di cui 13 prime svizzere e 12 prime per la Svizzera italiana
Il direttore Antonio Prata di fronte a una sala quasi gremita
(Film festival)
30 ottobre 2023
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Dieci anni e undici giornate di proiezioni, incontri ed eventi: con molto entusiasmo si conclude la coinvolgente e intensa edizione del decennale del Film festival dei diritti umani Lugano, che si è tenuta dal 19 al 29 ottobre, mentre nel 2024 si svolgerà dal 10 al 20 ottobre. Il festival si conferma un punto di riferimento fondamentale per la riflessione sui diritti umani, come ha dimostrato la risposta del pubblico a tutte le proposte dell’edizione. Sono state tante le proiezioni che hanno registrato il sold out; c’è stato un incremento di pubblico giovane, anche nelle proiezioni fuori orario scolastico e per tutti gli appuntamenti del festival: una chiara risposta all’attenzione che, da sempre, il festival riserva alle nuove generazioni, consapevole della loro centralità nella difesa dei diritti umani.

Un bilancio più che soddisfacente, dunque. Al festival sono giunti oltre 60 ospiti nazionali e internazionali, sono stati proiettati 30 film, di cui 13 prime svizzere e 12 prime per la Svizzera italiana. Ben 96 scolaresche da tutto il cantone hanno assistito alle proiezioni in orario scolastico, per un festival che ha aggiunto alle abituali sale di Cinema Corso e Cinema Iride, anche il Lux art house di Massagno. “La decima edizione è stata caratterizzata da un ampio successo di pubblico e di critica – commenta Roberto Pomari, presidente del Film festival –. Il nuovo format, per la prima volta con il concorso internazionale, ha nuovamente promosso il cinema di impegno per i diritti umani nella sua accezione più pura: storie importanti narrate con limpida linearità. Un modo di fare cinema che richiama in chiave moderna canoni narrativi ed estetici del neorealismo. I dibattiti, le mostre e gli incontri con gli autori hanno potuto beneficiare dell’opportunità offerta dall’iniziativa Oltre festival che ha esteso a vari spazi della città le possibilità di dialogo con il pubblico”.

Fra i vari film che hanno avuto un forte impatto sul pubblico, ricordiamo i tre film iraniani: 19 e Women’s prison, del Premio Diritti Umani per l’Autore 2023 Manijeh Hekmat, e Endless borders di Abbas Amini. Il giornalista Ahmad Rafat ha moderato molti degli incontri dedicati a questi autori dando al pubblico delle importanti chiavi di lettura sul rapporto tra il cinema e la realtà sociale in un paese complesso come l’Iran. Il festival 2023, sempre sotto la direzione di Antonio Prata e la presidenza di Roberto Pomari, e fortemente voluto dalla Fondazione Diritti Umani di Lugano, rappresentata nella organizzazione da Morena Ferrari Gamba, rinnova inoltre le collaborazioni con associazioni e Ong, tra le principali citiamo Amnesty International e Medici Senza Frontiere. Rinnovato anche l’interesse di istituzioni pubbliche e partner privati, fondamentali per la realizzazione del festival.

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