Luganese

Alla sbarra il rapinatore di Monteggio

L'uomo è stato arrestato nel 2021 durante la sventata rapina alla Raiffeisen, ma avrebbe preso parte anche a diversi altri colpi

L’uomo contesta quasi tutte le accuse
(Ti-Press)

Mercoledì 5 aprile comparirà davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano l'uomo che, nel dicembre del 2021, aveva preso parte alla sventata rapina alla banca Raiffeisen di Molinazzo di Monteggio. L'imputato, un 54enne cittadino italiano, è anche accusato di aver partecipato a svariate rapine, tra cui quella al portavalori, avvenuta nel 2019 sempre a Molinazzo di Monteggio, che aveva fruttato un bottino a sei zeri. Il 54enne, però, contesta i fatti, malgrado vi sarebbero indizi che lo collocano sulla scena del crimine. Svariati i capi d'imputazione a suo carico, tra cui spiccano ripetuta rapina aggravata e ripetuta infrazione alla Legge federale sulle armi e sulle munizioni. La Corte sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, e l'accusa sarà rappresentata dal procuratore pubblico Moreno Capella, che prospetta per lui una pena di almeno cinque anni. L'imputato sarà difeso dall'avvocato Stefano Pizzola, che punterà a una riduzione della pena.

Colto in flagrante

Il 54enne è stato arrestato insieme ad altre tre persone durante una tentata rapina, terminata ancora prima che i ladri potessero scendere dall'auto, e della quale l'uomo sembrerebbe essere uno dei due organizzatori. Il colpo era stato sventato grazie a un importante intervento della polizia, che era stato preceduto da un lavoro d’indagine a cui avevano partecipato la Gendarmeria, la Polizia giudiziaria e il Reparto interventi speciali (Ris). A bordo dell'automobile, che fra l’altro risultava rubata, erano stati ritrovati diversi attrezzi del mestiere, tra cui delle armi, dei passamontagna, delle fascette di plastica e dei guanti in lattice, così come una paletta con la scritta "Ministero della difesa Carabinieri" e un faro blu della polizia che sarebbe servito per inscenare una pattuglia in servizio e garantirsi la fuga.

Gli altri tre uomini arrestati quel giorno, tutti cittadini italiani plurirecidivi, sono stati processati e condannati nel giugno 2022.

Colpo milionario al portavalori

Come detto, l'imputato è anche accusato di aver preso parte alla rapina al portavalori, avvenuta nel luglio del 2019, a cui avrebbe preso parte insieme ad altre sei persone, tre delle quali già condannate. E sarebbe proprio uno dei suoi complici a collocarlo sulla scena del crimine, identificandolo come l'individuo che avrebbe parlato con le persone a bordo del furgoncino portavalori. La refurtiva ammontava a una cifra superiore ai tre milioni di franchi, di cui solo una parte è stata recuperata. Non è chiaro se vi sia un'organizzazione o una banda che colleghi questa rapina con quella sventata nel 2021, ma in ogni caso il 54enne ha finora negato il suo coinvolgimento.

All'Hotel Coronado vestito da prete

Il presunto curriculum criminale dell'imputato prosegue, a cui va aggiunta anche una rapina avvenuta sul piazzale dell’Hotel Coronado di Mendrisio nell'ottobre del 2014. In quell'occasione il 54enne, travestito da prete, avrebbe rotto il finestrino della macchina di un portavalori e preso lo zaino, contenente 200mila euro, per poi scappare con un complice in sella a una moto. A incastrarlo questa volta sarebbero le immagini di videosorveglianza, analizzate dall'istituto di Polizia scientifica di Neuchâtel. Anche questa imputazione viene contestata dall'uomo.

Una vita votata al crimine

Vi sarebbe infine, a carico del 54enne, un'ulteriore rapina, questa volta messa a segno a Stabio nella fine del dicembre del 2012. Qui l'imputato, armato di pistola e in compagnia di un complice, avrebbe minacciato un portavalori all'esterno di un ufficio cambi, facendosi consegnare la valigia con 460mila franchi e 170mila euro. Malgrado l'uomo contesti anche questo crimine, sono state rinvenute tracce del suo Dna sulla vettura con la quale i due sarebbero arrivati all’ufficio cambi. Va però detto che il portavalori vittima della rapina non lo ha riconosciuto come il suo assaltatore, e questo potrebbe giocare in suo favore.

Nel passato dell'uomo vi sono comunque moltissimi precedenti, specialmente in Italia, tutti legati a crimini simili. Il 54enne sembrerebbe essere dunque un criminale professionista.

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