Luganese

Lugano diventa tropicale grazie ai Bitcoin

Annunciata l‘intesa tra El Salvador e la Città sull’uso delle criptovalute. Foletti: ’Questi metodi di pagamento diventeranno l’alternativa al contante’

Il sindaco di Lugano Michele Foletti
(Ti-Press/Archivio)
28 ottobre 2022
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Cos’hanno in comune la Città di Lugano e un piccolo Paese dell’America centrale come El Salvador? Le criptovalute. E proprio queste hanno portato il sindaco luganese Michele Foletti, insieme a Milena Mayorga, ambasciatrice salvadoregna negli Stati Uniti, ad annunciare pubblicamente un accordo di collaborazione quest’oggi, in occasione del Plan B Forum. Per capirci di più su questa particolare collaborazione, e sul forum in generale, abbiamo posto alcune domande direttamente al sindaco.

Sindaco, lei ha definito il forum di Lugano come uno dei quattro obbiettivi del progetto Plan B, come mai è così rilevante?

L’evento di oggi è saliente per dimostrare tutti i passi avanti fatti in questi sette mesi. Infatti, quest’estate abbiamo fatto la prima scuola estiva con novanta ragazzi provenienti da tutto il mondo, oltre ad aver avviato delle collaborazioni sullo studio della blockchain e delle cripto con le nostre università; abbiamo portato molti commercianti ad accettare le cripto Bitcoin e Tether; stiamo concludendo l’acquisizione dell’edificio dove nascerà l’hub per start-up e coworking, che fungerà da luogo di incontro per tutte le persone che lavorano in questo ambito.

Sembra tutto molto dedicato agli addetti ai lavori, cosa c’è sul piatto per i cittadini luganesi?

Per tutti gli altri cittadini c’è la possibilità di conoscere questo mondo, e infatti abbiamo già ottomila cittadini che utilizzano la nostra criptomoneta LVGA attraverso il wallet di MyLugano. E appunto per far conoscere questo mondo, abbiamo allestito un’area gratuita fuori dal Palazzo dei Congressi, dove chiunque potrà venire a informarsi, durante la durata dell’evento, su tutto ciò che riguarda il mondo delle cripto e della blockchain, e mi pare che anche questa iniziativa stia ottenendo un buon successo. Per noi, è importante che la gente sia informata e che si faccia una propria opinione.

Cosa può dirci invece a riguardo di questa collaborazione con El Salvador?

Quella firmata quest’oggi è stata una lettera d’intenti, dunque non ci sono ancora punti precisi riguardo la collaborazione. Abbiamo entrambii (Lugano ed El Salvador) lo stesso scopo, ovvero di divulgare l’utilizzo delle criptovalute Bitcoin e Tether. Loro non hanno i LVGA ma forse riusciremo a farglieli avere (ride). Questo ci permetterà di scambiare le esperienze fatte: certo loro partono con due anni di vantaggio, ma sono partiti da zero, mentre noi abbiamo già la nostra esperienza con i LVGA. Crediamo entrambi che questi metodi di pagamento diventeranno l’alternativa al contante e alle carte di credito, e a tutti gli altri sistemi.

A proposito di metodi di pagamento, quando si parla di cripto si sente tanto parlare di libertà finanziaria in particolare dai governi, ma non è un controsenso per una città promuovere questo slogan?

Non è assolutamente un controsenso. Io dico sempre: se questo sistema funziona in un paese altamente democratico, con le migliori banche e un governo trasparente, diventa ancora più facile farlo funzionare altrove, e sarà possibile esportare questo modello in paesi dove questa tecnologia può fare davvero la differenza. Perché, ricordiamoci che ci sono paesi che non hanno nemmeno accesso a una banca, e le criptomonete premettono di avere un conto in banca nel proprio smartphone.

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