Lugano

Scatta (dal Maglio) l’operazione Cornaredo

Fra due settimane posa della prima pietra: intanto il Cantone conferma il contributo di 18 milioni

Ti-Press
13 aprile 2022
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Archiviato alla fine novembre il referendum popolare, con un 56,8% di sì, il Polo sportivo e degli eventi (Pse) può finalmente entrare nella sua fase esecutiva. Salvo cambiamenti di programma il prossimo 27 novembre sul piano della Stampa una cerimonia simbolica – la posa della prima pietra – darà il via alla costruzione dei campi sportivi del Maglio, chiamati a sostituire gli attuali prati di Cornaredo. Dove, nel giro di un anno circa potrà cominciare la costruzione del Polo sportivo e degli eventi, comprendente il futuro nuovo stadio da calcio e un palasport. Nel frattempo il Consiglio di Stato ha confermato il suo sostegno a progetto con complessivi 18 milioni di franchi, un messaggio che ora passerà al voto del Gran Consiglio.

Un progetto strategico

La cifra, è bene ricordare, è quella concordata un anno fa. Precisamente, si tratta di un contributo straordinario forfettario di 11 milioni di franchi cui si aggiunge un secondo contributo forfettario tramite il Fondo Sport-Toto, di 6 milioni di franchi. Inoltre, per il Centro sportivo Al Maglio (Csma) il Consiglio di Stato ha già stanziato nel mese di febbraio un importo di oltre 1,1 milioni di franchi. Il sostegno complessivo ammonta dunque a oltre 18,1 milioni di franchi. "Il Pse, composto dal palazzetto dello sport e dall’arena sportiva e correlato all’aumento dell’offerta di infrastrutture sportive presso il Csma (Il centro sportivo al Maglio ndr), non solo assicura una risposta adeguata al bisogno di movimento e attività sportive dei giovani e di tutta la popolazione, ma soddisfa le necessità agonistiche e garantisce alle società sportive strutture conformi alle esigenze delle leghe nazionali" scrive il Governo in una nota stampa. "Il sostegno dichiarato dai Comuni del luganese attraverso l’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese rappresenta un aspetto di soddisfazione per il Consiglio di Stato che vede riconosciuta l’importanza dell’infrastruttura per tutta la regione. Con il connubio vincente tra spazi sportivi – rivolti a discipline individuali e associative – e spazi amministrativi, residenziali e commerciali, il Pse rappresenta un’infrastruttura importante non solo per la regione del luganese, ma anche per tutto il Cantone". "Con la decisione di oggi il Consiglio di Stato conferma dunque la volontà di sostenere un progetto regionale a carattere strategico a valenza cantonale del quale potranno beneficiari enti, associazioni e cittadini di tutto il cantone. La possibilità infatti di ospitare incontri sportivi di livello internazionale, nel calcio come anche nella pallacanestro e nella pallavolo, darà ulteriore visibilità alla destinazione Ticino. Una promozione che porterà quindi anche benefici importanti al turismo e all’economia".

La mossa che ‘sblocca’

Può dunque decollare tutto l’operazione Cornaredo, assai impegnativa sia a livello costruttivo che economico. Oltre a stadio e palazzetto, è prevista la parte privata consistente in due ‘torri’ (una delle quali destinata a nuova sede dell’amministrazione comunale) e una fila di palazzi lungo via Trevano, per un totale stimato in 374 milioni di franchi. Un’opera di proporzioni gigantesche quindi, che però può entrare nel vivo solo una volta messo in funzione il futuro centro sportivo del Maglio. "Anzitutto, devo dire che il Cantone si è mosso rapidamente nel presentare il messaggio, ed effettivamente la cifra è quella che era stata concordata" ci risponde il vicesindaco Roberto Badaracco, titolare del dossier Pse. Ora per quanto ci riguarda la posa della prima pietra al Maglio è una tappa fondamentale, è prevista il 27 aprile e questa cerimonia segna il vero e proprio inizio del Pse a livello materiale. La sistemazione dei terreni al Maglio è una tappa indispensabile per far partire l’altro cantiere".

"Alla Stampa servono altre due campi – uno c’è già, a Canobbio – per poi poter chiudere l’attività a Cornaredo e iniziare i lavori lì. Ci vorrà un anno, è un lavoro non da poco perché occorre fare dei colmataggi dei terreni e sono delle opere importanti anche a livello altimetrico. Nel frattempo quello che possiamo fare è creare le tribune provvisorie a sud e a nord, che andranno a sostituire la Monte Brè, destinata a essere dismessa e che disporranno di posti a sedere.Tutto questo dovrebbe iniziare alla fine del prossimo campionato, quando si potrà trasferire al Maglio l’attività che oggi si svolge nei campi di Cornaredo. La parte privata rappresenta invece l’ultima tappa del progetto".

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