Luganese

Direttrice di Bissone, da Campione: ‘Con noi correttissima’

Dall'enclave sottolineano di aver sempre avuto una buona collaborazione con l'istituto scolastico. E nel 2022 è attesa la riapertura del locale asilo.

Un esecutivo alle prese con grosse questioni (Ti-Press)
31 agosto 2021
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«Abbiamo sempre avuto una buonissima collaborazione». Sul caso della direttrice dell'istituto scolastico di Bissone segnalata dal capodicastero per presunta violazione dei doveri d'ufficio abbiamo interpellato anche Tanina Padula, vicesindaca di Campione d'Italia. Da quando nel 2018 ha chiuso i battenti la locale scuola dell'infanzia Giuseppe Garibaldi, i piccoli dell'enclave sono stati accolti dai Comuni limitrofi: Melide, Melano, Maroggia e Bissone in primis. E l'accoglienza di uno di questi bambini sarebbe all'origine del contrasto fra scuola e capodicastero e relativa segnalazione. La parte campionese da noi sentita prende le difese della direttrice.

‘Stiamo trattando con Mendrisio’

«Abbiamo parlato tanto con la direttrice dell'istituto scolastico, è sempre stata onesta e sincera e con grande dispiacere ci ha detto di non poter più accogliere lo stesso numero di bambini dell'anno precedente – ha detto Padula –. È stata correttissima. In generale, tutti i Comuni coinvolti si sono sempre comportati bene nei nostri confronti, con un occhio di riguardo». Una decina di bambini dell'enclave al momento frequentano asili nei paesi vicini. Quest'anno sono rimasti fuori alcuni bambini, «perché purtroppo i posti sono diminuiti. Ma stiamo cercando di trattare con Capolago, quindi con la Città di Mendrisio, già per quest'anno scolastico».

‘Ci auguriamo di riaprire a settembre 2022’

Ma all'orizzonte sembrerebbe esserci una bella notizia anche per i bambini di Campione. «Abbiamo chiesto ai Comuni vicini di darci una mano ancora quest'anno proprio in previsione della riapertura del nostro, che ci auguriamo possa avvenire a settembre del 2022». Se ne saprà di più nei prossimi mesi. Di certo si tratta di una bella notizia colpita da una crisi senza precedenti a causa della chiusura del casinò, e in particolare per quelle famiglie che non sono riusciti a iscrivere i figli nelle scuole dell'infanzia in Svizzera non essendo in grado di partecipare parzialmente alla retta.

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