Luganese

‘La stagione balneare è ormai compromessa’

Le strutture del distretto hanno sofferto il maltempo che ha colpito il Ticino nel mese di luglio, generalmente il più intenso

La struttura di Tesserete vista dall'alto (Archivio Ti-Press)
12 agosto 2021
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Pioggia e allagamenti saranno tra le immagini che più ricorderemo dell'estate vissuta dal Ticino. Una situazione anomala in una regione solitamente famosa per il suo bel tempo. A farne le spese sono soprattutto le strutture ricreative all'aria aperta, come lidi e piscine. «Possiamo dire che la stagione è ormai compromessa, anche se questa settimana stiamo lavorando bene. Abbiamo avuto un luglio disastroso a livello di condizioni meteorologiche e anche giugno non è stato dei migliori», afferma il responsabile del lido di Lugano Patrick Scarcella. Una situazione che, come si può facilmente intuire, ha portato a un calo dell'affluenza. «Rispetto alla scorsa estate abbiamo avuto una diminuzione di quasi il 50% degli ingressi. Nel luglio 2020 le entrate erano state circa 60mila. Lo stesso mese di quest'anno ci siamo fermati a 37mila». Non basteranno nemmeno le prossime settimane per recuperare le perdite. «Per esperienza sappiamo che da ferragosto i numeri diminuiscono. La stagione vera e propria per noi va dalla fine delle scuole a metà agosto», commenta il responsabile. Ad incidere è stata anche l'assenza di turisti confederati, accorsi in gran numero la scorsa estate. «Probabilmente hanno preferito continuare il viaggio e trascorrere le vacanze più a sud».

‘Salvati dai gruppi’

Un bilancio meno negativo è quello tracciato da Andrea Pellandini, responsabile dell'Arena sportiva di Capriasca: «Abbiamo registrato un'ottima affluenza da parte dei gruppi. Forse attirati dallo scivolo o dalla nuova piscina per bambini». Il cattivo tempo, nonostante l'ultimo periodo di tregua segnato da una forte ripresa dell'affluenza, si è comunque fatto sentire. «I diciotto giorni di pioggia a luglio li abbiamo pagati a caro prezzo, anche se non posso ancora fornire delle cifre. Non ha invece pesato in questo senso la pandemia». A incidere sono state soprattutto le cattive condizioni meteo durante i fine settimana, «è lì infatti che abbiamo i numeri più importanti. Questo vale sia per noi che per la buvette che diamo in gestione». La speranza è ora che le vacanze dell'edilizia spingano le persone a frequentare maggiormente le strutture. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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