Luganese

Collina d'Oro, 'mai a rischio il sostegno al museo Hesse'

Il sindaco Andrea Bernardazzi spiega perché è slittato a dopo le elezioni di aprile il rinnovo della convenzione fra Comune e fondazione

Alcuni visitatori all'intrata di villa Camuzzi, sede del museo Hesse (Ti-Press)
4 luglio 2021
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«È stato sollevato un polverone inutile. Possiamo dire di aver lavorato bene seguendo le procedure». Andrea Bernardazzi, sindaco di Collina d'Oro, parla delle polemiche pre-elettorali legate alla convenzione fra il Comune e la Fondazione Hermann Hesse, comprensiva del contributo annuale di 260mila franchi per quattro anni, a partire dal primo gennaio 2022, con termine il 31 dicembre 2025. Una convenzione votata dal Consiglio comunale a larga maggioranza, nella seduta di lunedì 21 giugno (con 25 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto) che consente al museo Hesse (istituito nel luglio del 1997) in piazza Camuzzi a Montagnola di proporre attività. Prima delle elezioni comunali del 18 aprile, il rinvio della trattanda aveva però fatto discutere suscitando critiche e perplessità da più parti.

'Prima non c'era il tempo necessario'

Al sindaco, che è uno dei due rappresentanti del Comune nel Consiglio di fondazione del museo, chiediamo i motivi di questo ritardo. Come mai la questione non è stata evasa prima delle elezioni comunali del 18 aprile? «Il messaggio è stato licenziato dal Municipio di Collina d'Oro il 22 febbraio e semplicemente i commissari della Gestione e delle Petizioni non hanno avuto il tempo per approfondirlo a dovere e soprattutto non avevano tutto il materiale a disposizione – risponde Bernardazzi –. Il nuovo Municipio, appena è entrato in carica, ha trasmesso ai commissari la documentazione e la revisione dei conti, dopo la riunione del Consiglio di fondazione a fine maggio. Era stata chiesta la documentazione relativa agli ultimi tre anni di attività. In seguito, c'è stato un incontro fra i commissari e i vertici del museo e successivamente sono stati allestiti i rapporti commissionali, poi passati nell'ultima seduta di Consiglio comunale. Il sostegno al museo non è mai stato a repentaglio».

Un investimento anche culturale e sociale

Del resto, il contributo del museo è ampiamente riconosciuto. Per la comunità, l'investimento non è soltanto economico (che comunque incide in maniera limitata, per lo 0,69%, rispetto al totale delle spese correnti comunali), bensì sociale e culturale, con anche ricadute nel turismo locale. Cadute le prime limitazioni dovute alla pandemia, il museo ha ricominciato ad attirare visitatori quasi come prima dell'emergenza sanitaria quando ne riceveva circa 14'000 all'anno. La fondazione si impegna nella ricerca di nuovi sostenitori mentre gli eredi di Hermann Hesse, avrebbero in previsione un ulteriore sostegno attraverso la donazione di una parte delle royalties dei film tratti dalle opere dello scrittore.

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