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Monteceneri, la sindaca: ‘Mi sono trovata spesso in minoranza’

Entrata in Municipio a seguito dell'aggregazione nel 2010, Anna Celio Cattaneo l'ha guidato per una sola, ma lunga e intensa, legislatura

La sindaca di Monteceneri Anna Celio Cattaneo (Ti-Press)
10 febbraio 2021
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Undici anni in Municipio, cinque dei quali da sindaca. Non lunghissima, ma certamente intensa, l'esperienza nell'esecutivo di Anna Celio Cattaneo, che pochi giorni fa ha annunciato di non volersi ricandidare per un nuovo mandato nell'esecutivo di Monteceneri alle elezioni comunali del 18 aprile. Una notizia inaspettata, che proprio per questo merita un approfondimento.

L'anno scorso era in lista, quest'anno no. Perché ha preso la decisione di non ricandidarsi?

Ho maturato la decisione soprattutto in quest'anno ‘supplementare’. Sono arrivata alla conclusione che fosse meglio lasciare il mio posto a qualcun altro, perché credo che quando non si lavora più con la dovuta serenità in un esecutivo bisogna anche fermarsi un momento e riflettere. Il 2020 è stato un anno particolare per tutti, e anche questo inizio di 2021, e mi è servito molto come periodo di riflessione.

Di temi delicati, e talvolta anche controversi, il Municipio ha dovuto affrontarne più d'uno. I problemi sono stati più di comunicazione o di visioni differenti?

Premetto che ognuno ha la sua sensibilità su come affrontare determinati temi. Secondo me sono mancati soprattutto la condivisione e la coesione d'intenti e la serenità di affrontare i temi. Seppur come sindaca, spesso mi sono trovata in minoranza. È stato un lavorare in un clima spesso un po' ostile e quindi complicato.

Clima ostile: dovuto allo scontro partitico o a personalismi?

Credo dipenda molto dai singoli temi, non sempre le motivazioni sono partitiche o personali. 

I temi quindi. Quali sono quelli che più hanno diviso in Municipio?

Ce ne sono stati diversi, ma c'è anche la collegialità: ci si confronta, si discute, ma poi sono temi che abbiamo portato avanti come Municipio e non vorrei quindi ora riaprire discussioni che abbiamo superato. Il tema dell'approvvigionamento idrico, ad esempio, ha fatto molto discutere (il messaggio è stato ritirato tre volte, ndr), è stato cinque anni sui nostri tavoli perché è molto importante e non è stato facile trovare un accordo, in Municipio come anche in Consiglio comunale.

E fra quelli che siete riusciti a portare avanti, quali in particolar modo la soddisfano?

Ad esempio quello relativo alla Casa dei Landfogti di Rivera (che dovrebbe diventare un polo culturale di respiro regionale, ndr). Inoltre, in questo quadriennio si è guardato molto alla riorganizzazione territoriale: è un tema complesso perché quando si fanno delle zone di pianificazione si toccano diversi interessi, lo abbiamo affrontato in questa legislatura e sicuramente lo faremo anche nella prossima ma abbiamo comunque fatto passi avanti. Poi c'è stata la chiusura del cantiere AlpTransit, siamo andati avanti con successo sul fronte della nuova fermata Tilo a Bironico-Camignolo e dell'uscita autostradale a Sigirino.

Il clima ostile respirato in Municipio può essere dovuto anche a un'aggregazione ancora fresca?

Il sentimento di appartenenza ai vari quartieri, ex comuni, c'è e credo ci sarà ancora per diverse generazioni. Ma non penso sia fra le ragioni.

Il Partito liberale-radicale l'ha sostenuta nella sua decisione?

Il partito ha capito e si è mosso subito per cercare delle persone valide che potessero mettersi a disposizione, in gamba e appassionate. Puntiamo a fare il terzo municipale, sono convinta che faremo un buon risultato.

 

E la sua passione per la politica? Com'è nata?

Mio padre è sempre stato attivo in politica, soprattutto a livello comunale a Quinto. In famiglia quindi abbiamo respirato politica fin da piccoli, c'era un viavai di personalità politiche di rilievo: consiglieri nazionali, persino il consigliere federale (chi?). La politica mi ha da sempre molto interessata.

... anche oggi ha un consigliere nazionale in casa.

Giusto (ride, ndr)! Quello però non potevo prevederlo.

Rocco Cattaneo l'ha consigliata riguardo alla decisione di non ricandidarsi?

Fin da quando mi sono messa a disposizione undici anni fa, mi ha sempre sostenuta in questo percorso e lo ha fatto anche in questo caso. È stata comunque una mia decisione, che lui ha sostenuto, ma sulla quale non ha influito. Stesso discorso per le nostre tre figlie, sebbene in questi cinque anni l'attività da sindaca ha inevitabilmente comportato meno tempo da dedicare loro.

Alla famiglia e alla politica, lei affianca anche un'attività professionale al 100%. È riuscita a coniugare bene questi aspetti?

Questo dovrebbe chiederlo alla mia famiglia (ride, ndr). Tornando seri, spero di sì. Penso sia molto un fattore di organizzazione. E anche di fortuna, nel trovare una rete di aiuti che ha funzionato bene. Un team fidato e reattivo è molto importante.

Proprio in concomitanza con i cinquant'anni dal diritto di voto alle donne il Luganese perde tre sindache (anche Sabrina Romelli di Collina d'Oro e Simona Soldini di Muzzano), Monteceneri la sua unica donna in esecutivo. Come giudica attualmente la situazione della rappresentanza femminile in politica?

Io appartengo alla generazione per la quale era già un diritto acquisito (Celio Cattaneo è classe 1969, ndr) e quindi è una battaglia che non ho vissuto in prima persona. Io non sono una femminista, però una sottorappresentanza effettivamente c'è. Ma non solo in politica, anche a livello professionale, nel mio settore lo vedo molto (è laureata in ingegneria al Politecnico di Zurigo, ndr). Trovo peccato che le donne, che ormai in fatto di conoscenze e competenze sono allo stesso piano degli uomini e a livello accademico forse anche qualcosina in più, finiti gli studi un po' ‘scompaiano’. Credo che sia anche un po' responsabilità delle donne stesse, che dovrebbero mettersi di più in gioco, non penso sia sempre a causa di una società che non ci avvantaggia. È ancora un po' una questione di mentalità: tocca alle donne ora fare il salto.

E lei lo ha fatto, nel 2010. Nel 2021 lascia, come vede il suo comune nel 2032?

Monteceneri aveva e ha un enorme potenziale, la qualità di vita è molto elevata. Vedo delle possibilità di sviluppo importanti dal punto di vista territoriale e sociale. È chiaro che bisognerà lavorare. Mi auguro uno sviluppo armonioso, che non precluda collaborazioni o eventuali progetti aggregativi con comuni vicini per diventare un polo forte. E in tal senso non penso solo a Mezzovico-Vira e Isone, ma anche Torricella-Taverne a sud o Cadenazzo a nord. Ci sono tanti servizi che condividiamo, ma che si potrebbe ampliare ulteriormente.

Lascia la carica, ma è ancora giovane. La vedremo ancora in politica? Magari candidata al Gran Consiglio nel 2023...

Vedremo (ride, ndr). Ma per ora lo escludo: andrò avanti per questi due mesi con lo stesso impegno e il medesimo entusiasmo che ho avuto sin dall'inizio.al momento, è una parentesi che si chiude.

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