Luganese

Spacciava eroina nella prima ondata Covid, condannato

Ventunenne albanese 'reclutato' nello spaccio nel Luganese. Ha ammesso, pena sospesa ed espulsione

Controlli fruttuosi
(TI-PRESS)
9 novembre 2020
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Ha spacciato eroina nella piena prima ondata di Covid nel Luganese, nella zona della pista della Resega, a partire da febbraio al 3 giugno, quando ai suoi polsi sono scattate le manette. Protagonista: un giovane albanese, "reclutato" da chi in Ticino detiene lo spaccio dell'eroina. Non è il primo, non sarà l'ultimo. In virtù della loro giovane età, infatti, sanno che rischiano poco e che poi verranno espulsi, è la prognosi della pubblica accusa. Ventun anni appena compiuti, l'imputato, che ha lasciato l'Albania interrompendo la sua formazione di apprendista meccanico, è comparso oggi davanti alla Corte delle assise correzionali di Lugano. Ha ammesso ogni sua responsabilità, confermando in ogni suo particolare l'atto d'accusa, stilato dal procuratore pubblico, Nicola Respini.

Spacciava nella zona della Resega. In cambio, soldi e ospitalità in un appartamento

Il giovane ha spacciato 165 grammi di eroina sotto forma di sacchettini di circa cinque grammi l'uno, al prezzo variante di 170-180 franchi l'uno a vari consumatori non identificati. Comprava da spacciatori albanesi. Il capo? "Samurai", un nome decisamente d' invenzione, dal momento che si tratta di un albanese per il quale ha venduto una settantina di grammi di eroina, ma l'imputato non ha voluto rivelare oltre. Per il traffico di droga, il 21enne ha ricevuto quale compenso ospitalità nell'appartamento del suo mandante. Al momento dell'arresto, l'imputato era in auto con uno spacciatore e nella vettura la polizia ha scovato una cinquantina di grammi di eroina. L'illecito profitto è stato stimato in 7 mila 500 franchi, di cui quasi 5 mila franchi sequestrati dagli agenti al momento del suo arresto. Processato con rito abbreviato, il giovane è stato condannato dal giudice Mauro Ermani a 2 anni di detenzione sospesi con la condizionale e all'espulsione dalla Svizzera. Il volo di rimpatrio è già stato prenotato per mercoledì, ha informato il presidente della Corte. 

 

 

 

 

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