Luganese

Riapertura dei lidi a Lugano, date possibili: 15 o 19 giugno

Le ipotesi del capo dicastero sport, cultura ed eventi, Roberto Badaracco, che non esclude un iniziale numero limitato di ingressi

TI-PRESS
(Speranze)
29 aprile 2020
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Detto dell’acqua che non rappresenta un vettore di contagio del virus, sulle piscine comunali quali orizzonti si possono prefigurare? Di certo il 1° maggio, tradizionale data di riapertura dei lidi di
Lugano, andrà deserto a causa del Coronavirus. Ma un ipotetico ‘timing’ per l’accesso alle strutture balneari cittadine, ancorché il condizionale sia d’obbligo, c’è: lunedì 15 o venerdì 19
giugno, vale a dire, il periodo in coincidenza con l’inizio delle vacanze scolastiche. A indicarlo, interpellato da ‘laRegione’, il capo dicastero cultura, sport ed eventi di Lugano, Roberto
Badaracco.

«Stiamo valutando questo tema della riapertura dei lidi proprio in queste settimane. Tutto dipende comunque dalle disposizioni che arriveranno a livello federale e cantonale. Berna, ad oggi,
in merito alle diverse fasi di riapertura, non ha ancora parlato di strutture sportive, ciò che ha suscitato pressioni sull’Ufficio federale dello sport da parte di numerose e importanti associazioni
e di operatori sportivi. Un gruppo di lavoro sarebbe all’opera per studiare la problematica sia dal profilo sportivo sia della gestione delle strutture balneari, con riuniti al tavolo anche i responsabili
di associazioni e di capi dicastero preposti a questa tematica: ci si sta chinando su quali misure si possono applicare per garantire attività in sicurezza, così che ci si potrà trovare pronti nel
momento in cui le autorità daranno il via libera a bagni pubblici e ad attività sportive: da una consultazione interna e da una prima direttiva che stanno approntando, sembra che tra qualche
giorno si vorrebbe arrivare a indicare una tempistica per la loro riapertura. A quanto pare si starebbe pensando a una data utile per la terza fase, dunque quella dell’8 giugno, fermo restando
che questa prima fase funzioni e non coincida con un aumento dei contagi».

Quali ostacoli prevedete? «Il problema, per le strutture sportive, è che dal momento che sarà data luce verde, poniamo l’8 giugno, data indicata da Berna, occorrono comunque ancora almeno due
settimane di manutenzione, pulitura, riempimento delle vasche, smontaggio del pallone del Lido utilizzato in inverno, prima di poter riaprire. Fatte queste considerazioni e se tutto andrà bene e i
contagi saranno sotto controllo, si può dunque ipotizzare l’inizio della stagione balneare a Lugano a partire dal periodo estivo delle scuole, ossia a partire da metà giugno-19 giugno. Se invece le
cose non andassero per il verso giusto e ci fosse un nuovo picco, tutto sarà rivalutato e le date si posticiperanno».

No a cabine in plexiglas: 'Occorre un equilibrio di spesa'

In Italia, in tema di riapertura delle spiagge, si sono ipotizzate soluzioni audaci, quali la posa di cabine in plexiglas, con lettini e ombrelloni all’interno. Fantascienza o una via praticabile? «Lo
abbiamo valutato, ma ci siamo detti che occorre un equilibrio a livello di spesa e investimenti, di impegno finanziario e logistico. Siamo piuttosto propensi, invece, a mettere dei limiti ridotti sul
numero di ingressi alle piscine e a dare priorità ai domiciliati di Lugano, con un preciso numero di metri quadrati a disposizione per assicurare le distanze sociali e le misure igieniche. Con poi,
progressivamente, un’apertura anche al resto della popolazione. Numerosi sono i bagnini e il personale addetto alle piscine in attesa: l’esito del concorso è per ora bloccato, ma per i precari
che non hanno nessuna entrata stiamo valutando che tipo di aiuti potremo dare».

E una seconda data importante è quella dell’11 maggio, per la prevista riapertura della scuole dell’obbligo. Il sindaco, Marco Borradori, ha già espresso le proprie riserve. Cosa ne pensa il
Municipio? «Ne abbiamo discusso, ma non abbiamo ancora votato. Ci chineremo sul tema nella seduta di giovedì. Ma personalmente penso che se saranno date le misure di sicurezza e di igiene,
Lugano dovrà allinearsi con la decisione del Cantone contro cui non auspico una collisione. Oltretutto i singoli Comuni non hanno facoltà di chiudere le singole scuole, potrebbe essere una
decisione illegale. Solo se l’edificio scolastico presentasse problemi che mettono a repentaglio gli allievi, i Comuni possono decretarne la chiusura».

 

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