Luganese

Incendio di Bedano, bombole di gas il probabile detonatore

Cordoglio a Cadro per la tragedia occorsa il 15 ottobre al titolare di una ditta di vernici. Il magazzino esploso non era il suo

Ti Press
23 ottobre 2019
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Cordoglio a Cadro per la tragedia occorsa all'operaio 49enne all'alba dello scorso 15 ottobre, quando per cause ancora in via di accertamento da parte della polizia scientifica, aprendo il deposito di vernici nel deposito al pianterreno di via Val Barberina a Bedano, è stato travolto dalle fiamme originate da una forte esplosione. L'uomo è morto sul colpo e il corpo è rimasto completamente carbonizzato. Solo grazie alle analisi del Dna gli inquirenti hanno potuto risalire alla sua identificazione. Oggi nel pomeriggio, nella chiesa di Cadro, dove il 49enne di origine croata, che lascia moglie e due figli ventenni, abitava ed era stimato da tutti e molto attivo nel Circolo operaio del Boglia come dirigente della  squadra di calcio di quarta lega, si svolgeranno i funerali. Seguirà alle 16 l'accompagnamento al crematorio di Lugano.

L'inchiesta ha appurato che non ci sono riscontri sull'intervento di terze persone nell'incendio divampato nel magazzino. Della tragedia resta ora da capire l'origine del rogo. All'interno del locale ci sarebbero state alcune bombole di gas, che surriscaldatesi, sono state il probabile detonatore dell'esplosione. Il 49enne si era messo in proprio dallo scorso luglio: aveva aperto una ditta di rivendita di vernici. Il deposito di Bedano gli era stato prestato dall'attuale titolare, un suo amico e collega, titolare di una ditta di pittura. Ai familiari giungano le condoglianze anche da parte de laRegione.

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