Luganese

Caslano: omicida e inquirenti sul luogo del crimine

Il nipote arrestato l'anno scorso per l'uccisione della nonna è stato accompagnato stamane da procuratore e polizia per un nuovo sopralluogo

Rescue Media
10 gennaio 2019
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Questa mattina a Caslano, nella villetta di via alla Chiesuola teatro dell’omicidio di un’anziana compiuto nella notte fra il 5 e il 6 luglio scorsi, sono tornati gli inquirenti per ricostruire la dinamica del crimine. Reoconfesso il nipote 23enne, arrestato alcuni giorni dopo averla colpita a morte con un martello (una dozzina i colpi inferti al capo) e inscenato un incendio cospargendo di benzina i locali. Oltre agli specialisti della Scientifica e agli ispettori della Polizia giudiziaria, si sono recati sul posto anche la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, titolare dell'inchiesta, e il giovane accusato del delitto. La ricostruzione si è protratta fin verso mezzogiorno. Stando a quanto sin qui emerso, quella sera il giovane si era presentato dalla poveretta in stato alterato: dipendente dalla cocaina, esigeva che gli desse 200 franchi. Al suo rifiuto l'ha uccisa con violenza. La perizia psichiatrica non ha rilevato patologie particolari. È emerso comunque un disturbo legato al consumo di droga, che ha indotto l’esperto a propendere per una lieve scemata imputabilità. Giudicato alto il rischio di recidiva in presenza di consumo di cocaina; in assenza di droga la probabilità di commettere di nuovo atti violenti è invece risultata inferiore.

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