Campione d'Italia resta senza i cinque milioni extra

Doccia fredda per Campione d’Italia. Dalla Finanziaria 2019, diventata legge il 30 dicembre, è sparito dal maxi emendamento il Comma 506, che prevedeva un stanziamento straordinario di 5 milioni di euro a favore dell’enclave. Non è dato sapere il motivo della cancellazione. «Cercherò di saperne di più lunedì, quando sarò a Campione» afferma Giorgio Zanzi – commissario prefettizio del Comune –, che ha informato il ministero dell’Interno che i debiti nel 2018 sono arrivati a 18 milioni. Cinque milioni non sarebbero stati risolutivi, ma una boccata di ossigeno si. E ora? «Vediamo cosa diranno a Roma. Poi, aspettiamo febbraio». Perché? «È quando dalla capitale arriverà il contributo strutturale ottenuto dalla precedente amministrazione. Un contributo che potrebbe essere di 10 milioni di euro». Potrebbe? «È variabile, in quanto legato al cambio euro-franco. Se ciò fosse arriverebbero solo 5 milioni. Non escludo, ma soprattutto spero, che Roma possa decidere di non vincolarlo al cambio». Ulteriore conferma delle difficoltà in cui si trova l’enclave: il 28 dicembre è andata a vuoto la gara per il servizio di Tesoreria Comunale per il periodo dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2023. Nessuna banca si è fatta avanti, per cui provvisoriamente sarà prorogato l’accordo con la Banca Popolare di Sondrio. La commissaria straordinaria per la liquidazione Angela Pagano ha chiesto l’ammissione al passivo del fallimento del Casinò per la somma complessiva di 22 milioni di franchi e 2 milioni di euro. La lista dei creditori del Casinò si conoscerà il 28 gennaio, mentre la massa passiva il 15 gennaio. Siamo attorno a 160 milioni, ai quali vanno aggiunti i 18 dell’anno scorso.