A un anno dall’opposizione ieri si è tenuto un incontro fra Cantone, Associazione Traffico e Ambiente e Cittadini per il Territorio. Una decisione attesa per inizio 2019.
Un incrocio semplice al posto della rotonda e la sospensione della progettazione e della costruzione della via Stadio. Queste, fondamentalmente, le due richieste di cui si sono fatti portavoce ieri Marco Sailer (dei Cittadini per il Territorio) e Chiara Lepori Abächerli (per l’Ata, Associazione Traffico e Ambiente) nell’incontro con il Dipartimento del territorio (Dt). Tema: la sistemazione viaria del Nuovo Quartiere di Cornaredo.
Le due associazioni si sono opposte al progetto e proprio un anno fa hanno lanciato una petizione, consegnata il 19 giugno e che ha raccolto il sostegno di quasi 2’000 cittadini. «Il Dt ci ha scritto il 10 ottobre convocandoci per discutere sia dell’opposizione che della petizione – rivela Sailer –. Desideravamo essere sentiti e per questo siamo molto soddisfatti di essere stati ascoltati e presi in considerazione». Nello specifico, il progetto della rotonda è considerato «colossale, sproporzionato, rovina il percorso sul fiume». Ricordiamo che si tratta di rotatoria sopraelevata sul fiume Cassarate con un diametro di 61 metri e una pista ciclabile annessa. Costo preventivato: dieci milioni di franchi circa. «Abbiamo piuttosto proposto di fare un incrocio normale, con tre ramificazioni».
Il secondo tasto dolente riguarda la futura via Stadio. Una strada a quattro corsie larga 17 metri che collegherà via Ciani a via Trevano e dalla quale è previsto il transito di 22mila autoveicoli. «Abbiamo chiesto di non progettarla né costruirla – spiegano i nostri interlocutori –. Si andrebbero a creare dei nuovi incroci che congestionerebbero il traffico in una zona già sotto pressione e non è necessaria. Inoltre la riteniamo molto invasiva e dannosa: taglia in due una grossa proprietà comunale. Finché non sarà dimostrato che è effettivamente necessaria, chiediamo che non sia fatta. Si proceda piuttosto con un incrocio diverso su via Sonvico».
Queste le proposte alternative. Il Dt dal canto suo ci spiega che dalla pubblicazione del progetto «abbiamo sentito la maggior parte degli opponenti (oltre alle associazioni, diversi anche i privati proprietari di terreni da espropriare, ndr)» e che questo risulta essere «ancora attuale e pertanto non si prevede di modificarlo. Questo vale anche per i comparti relativi alla rotonda sul fiume Cassarate e alla via Sonvico», valuta il direttore della Divisione costruzioni Giovanni Pettinari.
Il Cantone per il momento si è quindi limitato ad ascoltare le ragioni dei contrari: una decisione non è ancora stata presa ma è attesa durante l’attuale legislatura, verosimilmente a inizio 2019. «Le nostre rivendicazioni ci sembrano fattibili e ragionevoli» considera Sailer. È ottimista quindi che vengano accolte dal Dt? «Questo non lo so, ma so che abbiamo delle buone ragioni per non fare la rotonda e risolvere altrimenti i nodi della rotonda e della via Stadio. Pensiamo che il dipartimento possa soddisfare le nostre richieste senza grandi sacrifici. Non pongono delle grosse complicazioni».
La galleria Vedeggio-Cassarate è stata inaugurata nel 2012, ma le uscite sono ancora provvisorie e questo progetto – che tiene in considerazione la galleria di Gandria, nel frattempo naufragata – dovrebbe dare una sistemazione viaria invece definitiva all’area di Cornaredo.