Luganese

Parrocchia di Viganello: tagli per evitare la bancarotta

Tra le misure di risparmio anche la riduzione dei costi degli organisti, con conseguente rinuncia alla musica suonata dal vivo per buona parte delle funzioni

Archivio Ti-Press
9 ottobre 2018
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Si risparmierà anche sulla musica dal vivo pur di far quadrare i conti. Perché in una situazione finanziaria così precaria la Parrocchia di Viganello non si è mai trovata: urge dunque ritrovare equilibrio. Ciò che significa – come scrive oggi il 'CdT' – tagli alle spese per un totale di 33'275 franchi. Lo ha deciso l'assemblea straordinaria convocata il mese scorso, a cui ha fatto seguito una lettera di qualche giorno fa inviata ai circa 13mila parrocchiani (quella di Viganello è la comunità più grande del Ticino, comprende anche Albonago e Cassarate).

"Prima che la situazione precipiti – scrive il 'CdT' citando la lettera – il Consiglio parrocchiale, su esplicita richiesta dei revisori, si è chinato sui conti cercando dove è possibile effettuare dei risparmi per far sì che in futuro i bilanci chiudano almeno in pareggio". Tra le misure, come detto, il risparmio sulla musica live: verranno ridotti i costi degli organisti e l'organo verrà suonato manualmente solo alla messa domenicale delle 11, mentre durante le altre funzioni si ricorrerà ad un impianto automatizzato.

Previsti anche la riduzione dell'orario di lavoro e dello stipendio del custode, tagli ai costi della contabilità e a quelli inerenti il bollettino parrocchiale.

Tra le cause dei problemi finanziari la diminuzione dei fedeli e il conseguente calo delle offerte raccolte in chiesa.