Luganese

Pride bagnato, Pride fortunato

Grande partecipazione alla marcia LGBT di Lugano, nonostante un temporale abbia accompagnato il corteo. Le immagini

Ti-Press
3 giugno 2018
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Si attendeva il sindaco di Lugano ma è arrivato prima il tuono: erano da poco passate le quattro quando il corteo del Pride è finalmente partito con in testa Marco Borradori, e le altre autorità, e sopra le teste nuvoloni e qualche goccia di pioggia.

Eppure, nonostante il temporale estivo abbia spinto alcuni partecipanti a cercare rifugio sotto i portici, il corteo è stato un successo: un migliaio i partecipanti — difficile fare stime precise, nella festosa confusione della sfilata — e anche di più i curiosi appostati ai bordi del lungolago per salutare e fare foto.

Corteo all’insegna della diversità: una marcia che ha parlato dialetto, italiano, francese, tedesco e probabilmente altre lingue ancora; vestiti eccentrici, qualche angelo alato e parrucca fucsia, ma anche abiti eleganti, famiglie con figli piccoli, giovani che si son portati dietro la madre, coppie di tutti i generi.

E alla fine, quando si è attivati tutti al villaggio al Conza, dove si sono tenuti i discorsi ufficiali, è tornato il sole.