Lugano

Lugano, quasi esclusa l'origine dolosa dell'incendio all'ex macello

(Rescuemedia)
10 novembre 2016
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Resta ignota l’origine delle fiamme che mercoledì sera hanno avvolto l’edificio dell’ex macello di Lugano in cui c’è l’ufficio–magazzino del Dicastero giovani ed eventi. È però praticamente già escluso il dolo perché ieri sera i pompieri, entrati nel locale, hanno constatato la chiusura di ingresso e finestre e non c’erano tracce di effrazioni. Gli agenti della Scientifica, oggi, sono rimasti all’opera sul posto, hanno sgomberato il locale, passando al setaccio gli apparecchi elettrici all’interno. Per i danni, è difficile quantificarli, dice Fabio Schnellmann, responsabile eventi della Città. Una parte di tetto e di sottotetto è andato distrutto, anche parzialmente sopra la sala concerti del centro sociale, separata da un muro dal locale da cui sono divampate le fiamme. Il Csoa dispone di un impianto elettrico sistemato dalla Città un mese fa e verificato dalle Ail Sa, per cui è improbabile che l’incendio sia partito da lì. La merce andata in fumo all’interno non era di valore. I danni principali riguardano invece l’immobile. Dal primo sopralluogo effettuato stamattina, i funzionari della Città con un architetto, hanno optato per una verifica della tenuta statica di tetto e sottotetto entrambi in legno, quindi bruciati.

Mercoledì sera, durante e dopo l'incendio serpeggiava agitazione fra gli autonomi del centro sociale che hanno allertato i pompieri, probabilmente a causa del precedente doloso che ha mandato in fumo gli ex Mulini Bernasconi nel giugno 1997 senza che venisse individuato il o i responsabili. Sul sito del Molino, hanno spiegato che “la creazione di una linea taglia fuoco ha evitato che la nostra sala attività subisse danni strutturali di rilievo. Ma lo spazio è temporaneamente inutilizzabile”. E ancora: “(…) il dibattito sul futuro dell’autogestione (…) è stato incentrato solo sul problema della legalità, dando per assodato che a questa corrisponda sicurezza. In 14 anni di presenza, l’esperienza del Csoa ha mantenuto integra la struttura” senza problemi simili. Invece, “negli ultimi cinque anni è i locali gestiti dala Città prende fuoco” due volte. La prima, “mandando in fumo” i soldi investiti nel tetto, mercoledì sera “rischiando di danneggiare” parte della zona occupata.