
Fra gli anni 60 e gli anni 80 del secolo scorso si compì il grande esodo dalle valli, e da diversi Paesi del mondo, verso le periferie cittadine ticinesi. Con ritmo vertiginoso si svilupparono nuovi quartieri, specie intorno a Lugano. Edifici spuntarono come funghi riempiendo gli spazi verdi fra località allora ben distinte: Molino Nuovo, Viganello, le varie frazioni di Pregassona. I nuovi abitati presero la connotazione di ‘quartieri dormitorio’, etichetta che a volte si riferiva all’intero comune. Come in tutte le ‘banlieue’ non tardarono a emergere problemi sociali. Anche la collina di Massagno venne stravolta dal boom del mattone, in modo particolare sul versante fra l’antico nucleo di Santa Lucia e il quartiere luganese di Besso. Operazione permessa dalla bonifica di un luogo...