Lugano

Emergono presunti legami con la 'ndrangheta

20 gennaio 2016
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Fra gli arrestati dell'altro ieri dalle fiamme gialle del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, c'è anche un secondo 'ndranghettista, che arrestato assieme a Pensabene, lo scorso anno è stato condannato a 8 anni. Quindici anni e 7 mesi la condanna del capo clan. L'altro ieri in Ticino, la Polizia Federale, ha effettuato sette perquisizioni, per lo più a Lugano, ma anche una a Chiasso, nell'abitazione del banchiere ticinese, ed una Savosa. Per quanto è dato sapere dovrebbe essere stata acquisita una copiosa documentazione, sulla quale si è chinata la sostituta procuratrice Elisabetta Tizzoni, per analizzare gli aspetti svizzeri della vicenda. Fra gli arrestati figura anche un comasco che negli atti dell'inchiesta viene indicato come come co-ideatore della mega truffa, assieme banchiere ticinese di cui hanno parlato a lungo i quotidiani economici dopo l'acquisto, nel giugno 2013, Lombard Merchand Bank, società di investimento di Milano, con sede legale a Roma, che progettava di creare una banca online. ''Una volta ottenuta la licenza (che non sarebbe mai arrivata) alla Banca d'Italia, vogliamo reclutare diversi nuovi professionisti per fare una nuova Mediolanum, una banca online senza il peso dello sportello'' aveva dichiarato il banchiere ticinese che nel 2013 risultava vivere tra Ticino, Italia e Spagna, che per dar voce alla sua banca aveva acquistato sei canali televisivi. Prima dell'autorizzazione ad aprire una banca online, era arrivata a cavallo del 2014 e quest'anno una ispezione della Banca d'Italia, che per carenza di documentazione, dispose la chiusura della Lombard Merchand Bank. Alla Lombard seguirono la Centrofinanziaria Spa e la Confidi Nord Spa, entrambe di Milano che, pure loro cancellate nel luglio scorso dalla Banca d'Italia, potevano contare su una rete di un centinaio di agenti, nessuno dei quali abilitati. Società che dichiaravano di aver un capitale sociale di oltre 27 milioni di euro, quando in realtà era di soli 190 mila euro. Ventisette milioni di euro erano garantiti da un bond della Deutsche Bank falso. Impressionante l'elenco delle vittime dell'associazione criminale che era riuscita ad avere cliente oltre che in Italia (comuni, aziende ospedaliere da Catania a Udine, fra cui il Policlinico San Matteo di Pavia, e le Ferrovie Nord Milano) in Svizzera, Spagna, Romania, San Marino, Emirati Arabi e Stati Uniti. C'è una società di investimenti statunitensi che per un credito di 3,3 milioni di dollari ha pagato 475mila dollari di premio.

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