Locarno

Fondazione per la cultura, la Città vuole avere voce in capitolo

Nella risposta a un'interrogazione dei liberali radicali un principio che vale anche per le altre fondazioni legate al Comune

Il Casinò (con il Teatro di Locarno) in Largo Zorzi
5 aprile 2024
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“È il momento per attivarsi e avviare una discussione aperta e trasparente che analizzi la posizione e il ruolo della Città in tutte le fondazioni di cui fa parte o che anche indirettamente la concernono, ed in particolare in quelle il cui finanziamento è stato assicurato proprio dall'intervento della Città medesima”. E per chiarire bene il concetto: “Ricordiamo che ad esempio a Mendrisio i finanziamenti del Casinò sono versati direttamente alla Città, che poi ne decide la destinazione”.

Si tratta della nuova linea del Municipio di Locarno riguardo a ruolo e controllo dei fondi di pubblica utilità versati alle Fondazioni per il turismo e per la cultura nel Locarnese a margine dell'attività del Casinò di Locarno. La Città lo ha indicato rispondendo ad un'interrogazione sul tema presentata dai primi firmatari Orlando Bianchetti e Stefano Lappe e sottoscritta da Marco Bosshardt, Mauro Silacci, Karin Cerini, Luca Renzetti e Luca Panizzolo (tutti liberali radicali).

Va ricordato che nella Fondazione per il turismo la Città è già rappresentata con un suo delegato (Nicola Pini, capodicastero Sviluppo territoriale ed economico), ma anche, in via indiretta, tramite il sindaco in qualità di vicepresidente. Non lo è invece nell'altra, quella per la cultura, che per statuto prevede la rielezione e la sostituzione dei suoi membri per cooptazione (ovverosia è il Consiglio stesso che vota i suoi membri). L'occasione di ripensare collocazione del Comune e possibilità di intervento viene dal rinnovo della concessione per la casa da gioco di tipo B alla Stadtcasinò Baden, con cui Locarno spera e crede di non avere più i problemi incontrati con il gestore precedente, sia a livello di contributi di pubblica utilità riversati alle due fondazioni (prima diminuendo progressivamente gli importi, poi azzerandoli), sia per quanto riguarda l'affitto degli spazi in Largo Zorzi. “È stato solo grazie all'impegno del Municipio, nella persona del sindaco, che si è riusciti nuovamente a garantire un importante sussidio da parte del Casinò a favore delle Fondazioni turismo e cultura”, sottolinea lo stesso Municipio.

L'obiettivo dell'esecutivo è quello di “incontrare in particolare la Fondazione cultura del Locarnese per discuterne”, ma anche “attivarsi per instaurare un dialogo e prevedere un incontro con tutti gli attori citati nell'interrogazione, per definire nuove modalità operative e sinergie con gli stessi”. Ricordando peraltro che “per quanto concerne i rapporti con la Casinò Locarno Sa c'è in essere un contratto per il sostegno finanziario della Fondazione cultura già approvato e relativo al periodo 2024-45” e che “le questioni di carattere giuridico andranno esaminate nell'ambito delle trattative future”.

I primi firmatari dell'interrogazione si dicono “soddisfatti che il Municipio abbia deciso di procedere su questa strada per giungere a una visione globale dell’ente pubblico, dunque anche degli enti partecipati e di quelli ‘legati’. Una sana ‘public corporate governance’ è infatti di primordiale importanza per garantire l’efficienza, la concentrazione delle competenze e la trasparenza nella gestione dell’ente pubblico in senso lato”.

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