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Contenitori rifiuti interrati? L'idea piace, ma non per ora

I gruppi politici delle Terre di Pedemonte rispondono alla consultazione voluta dal Municipio sul tema; preoccupano i costi (800mila franchi) del progetto

30 settembre 2023
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Interramento dei contenitori dei rifiuti nelle Terre di Pedemonte, i partiti rispondono al giro di consultazione promosso dal Municipio ai primi di luglio per capire in che direzione andare e come muoversi a livello di organizzazione di questo importante servizio alla popolazione. Gruppi che, in generale, dalle riposte rientrate, appoggiano l’idea, anche se i tempi non sembrano ancora maturi e se la riorganizzazione della raccolta dovrebbe toccare anche altri aspetti, non solo estetici. Commissionato dall'esecutivo pedemontano alla EcoControl SA lo scorso mese di aprile, il progetto, lo ricordiamo, comporta un investimento non di poco conto (si parla di circa 700-800mila franchi).

Postazionidi raccolta da rivalutare ma non da ridurre per Il Centro

La sezione de il Centro, ad esempio, sostiene l’idea di “mitigare l’ impatto paesaggistico e ambientale dei contenitori dei rifiuti, integrando meglio la loro presenza nel privilegiato contesto urbano e paesaggistico” – si legge. “La tecnica permette infatti di realizzare dei sistemi di raccolta poco visibili ma capienti, che consentono di ridurre la frequenza del loro svuotamento senza creare male odori o impatti molesti. I costi di investimento – ammortizzabili su più anni – vanno raffrontati al miglioramento ambientale e ai minori costi per la raccolta e per mantenere pulite le postazioni (operai comunali)”. Entrando nel merito del rapporto della EcoControl Sa, “siamo dell’avviso che, per incentivare la raccolta e la separazione dei rifiuti, le postazioni vadano rivalutate criticamente ma non per forza ridotte”.
Per quanto attiene gli onerosi costi dell’operazione, “reputiamo troppo conservativo ammortizzare i contenitori in 15 anni, proprio per la loro natura robusta e concezione duratura. Adottando per esempio 20 anni, i maggiori costi, dai quali andrebbero ancora dedotte le prestazioni degli operai comunali per mantenere pulite e in ordine le attuali postazioni, si ridurrebbero a 35mila franchi, meno di cento al giorno. Un importo ben speso per la pulizia, l’ordine e il decoro di un Comune con ambizioni anche turistiche”. Non poteva infine mancare quello che è il cavallo di battaglia dei consiglieri de il Centro: “l’attuale, insoddisfacente, raccolta porta a porta dei rifiuti verdi. La predisposizione di benne con sistema di compattazione in luoghi definiti e la raccolta meccanizzata di bidoni più capienti sulla base del reale utilizzo (fascetta monouso) chiuderebbe il cerchio complessivo del sistema di raccolta dei rifiuti nelle Terre di Pedemonte”.

LiSA: idea buona ma non finanziariamente sostenibile ora

A parere del Gruppo LiSA (Libertà, socialità e ambiente) “un passaggio dagli attuali contenitori a quelli interrati costituirebbe certamente un miglioramento del servizio dal punto di vista della praticità d’uso da parte dell’utenza, dell’estetica e della pulizia dei centri di raccolta”. Tuttavia, al momento attuale, questo cambiamento secondo i consiglieri della Sinistra “non è da ritenersi opportuno, in particolare perché l’investimento iniziale richiesto è certamente rilevante e solo parzialmente compensato da risparmi nelle spese di raccolta. Attualmente – con alcuni importanti investimenti già avviati o imminenti – esso non è finanziariamente sostenibile. Inoltre l’ubicazione esatta dei principali centri di raccolta dei rifiuti a Cavigliano e Verscio non è ancora stata stabilita. Un intervento come quello prospettato può avvenire solamente sistemate, definitivamente, le aree della stazione Fart a Cavigliano e a Verscio”. LiSA auspica, infine, interventi puntuali atti a migliorare gli attuali centri di raccolta, con soluzioni che permettano di migliorarne l’inserimento “paesaggistico” e l’impatto estetico. Possibilmente integrandoli con della vegetazione, ciò che garantirebbe anche una riduzione del calore durante il periodo estivo.

Plr: non penalizzare chi abita in zone discoste e creare un ecocentro comunale

Il Plr, anch’esso favorevole di principio, porta a galla diverse criticità come la soppressione di alcuni piazze di raccolta che potrebbe causare dei disagi, in particolare per i cittadini della terza età. Inoltre, le dimore situate nella zona del Ponte dei Cavalli verrebbero escluse, costringendo gli utenti toccati a un lungo spostamento fino al paese di Cavigliano; a livello di costi, la spesa non è certo da sottovalutare e quelle legate alla “progettazione delle opere di genio civile, le perizie foniche, la domanda di costruzione, lo spostamento delle infrastrutture sotterranee non sono incluse nello studio eseguito. Queste voci hanno un peso importante sulla spesa totale richiesta per l’attuazione del progetto, con evidenti conseguenze negative sulle finanze pubbliche”. Il consiglio del Plr è che “il progetto venga sviluppato tenendo in considerazione la possibilità di realizzare un ecocentro sul territorio comunale, in maniera da ottimizzare la sua concretizzazione e offrire alla popolazione un servizio di smaltimento ideale di tutti i tipi di scarti”.

Non è infine ancora rientrata la presa di posizione del Gruppo Lui (Lega-Udc-Indipendenti), dal quale l’idea era partita tramite una mozione, primo firmatario il consigliere comunale Paolo Monotti.

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