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Terre di Pedemonte, acqua sotterranea in risposta alla sete

Il Comune, grazie al pompaggio dalla falda, per ora assicura un approvvigionamento regolare. Ma, intanto, si progettano opere di valenza sovracomunale

6 aprile 2023
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Il Comune delle Terre di Pedemonte non è con l’acqua alla gola. Malgrado il persistere del tempo secco e la scarsità di precipitazioni nevose e piovose dello scorso inverno, la locale Azienda idrica è oggi ancora in grado di erogare acqua potabile all’utenza e assicurare un approvvigionamento regolare. Ma la situazione, se dovesse persistere il tempo secco, potrebbe anche presto indurre il Municipio a introdurre delle restrizioni ai consumi.

Una preziosa riserva nel sottosuolo

Lo si apprende dalla risposta data dall’autorità all’interrogazione presentata lo scorso mese dal gruppo LiSA, che chiedeva lumi proprio sulla situazione e sulle eventuali misure di risparmio allo studio. Dalle verifiche effettuate dal responsabile dell’Azienda dell’acqua risulta un’importante riduzione della portata delle principali sorgenti che alimentano i serbatoi (si calcola un -40%). Ma se nel Pedemonte la situazione non è ancora allarmante, come osserva il Municipio, è perché a suo tempo, ben prima dell’aggregazione, le autorità di allora crearono la stazione di pompaggio dell’acqua dalla falda, nella campagna di Verscio-Cavigliano. Il livello dell’acqua sotterranea è costantemente monitorato e, al momento attuale, risulta essere nella media, osserva l’autorità. Questa fonte lo scorso anno ha assicurato il 26% del consumo totale di acqua nel comune.

Il pompaggio richiede energia e i costi aumentano

Resta scontato il fatto che un eventuale secondo anno di seguito senza importanti precipitazioni metterebbe a dura prova la capacità di ricarica dell’impianto acquifero in questione. Nessuna infrastruttura può infatti a lungo andare a compensare la mancanza di piogge. C’è però un altro aspetto della questione che deve rendere attenta l’utenza: prelevare acqua dal sottosuolo implica l’uso di corrente elettrica per il funzionamento dell’impianto; visto il rincaro dell’energia il ricorso a un maggior pompaggio comporta costi supplementari. Siccome l’Azienda idrica deve essere in grado di autofinanziarsi, spiega l’esecutivo, non si può escludere un ritocco verso l’alto delle tariffe dell’acqua potabile. Nel frattempo si sta anche valutando la possibilità di collegare alla rete alcune sorgenti di montagna a suo tempo dismesse in quanto una loro messa a norma avrebbe comportato spese rilevanti, come ci conferma il municipale e capodicastero Acqua potabile, Giotto Gobbi: «Il vantaggio è quello di disporre di acqua da distribuire ‘per gravità’, quindi senza il ricorso all’energia elettrica. In caso di blackout non vi sarebbero dunque problemi particolari».

Un campo pozzi allo studio

Altra valutazione in corso, d’importanza ben maggiore, quella relativa alla creazione di un cosiddetto campo di pozzi, cioè di una stazione di pompaggio che sfrutti una riserva idrica del sottosuolo consistente, come realizzato nei territori di Gorduno e Gnosca. «Stiamo procedendo con dei sondaggi idrogeologici in località Comunella, nella campagna golenale di Verscio. È un progetto portato avanti in collaborazione con l’Azienda idrica della Città di Locarno che, se dovesse essere realizzato, servirà un comprensorio d’utenza alquanto vasto. In questo momento stiamo cercando di capire se questi pozzi di falda esercitino, o meno, un’interazione diretta con il fiume Melezza che scorre a pochi passi e se il loro sfruttamento sia sostenibile».

Non da ultimo, fresco di licenziamento, vi è un messaggio al Consiglio comunale con un credito da 1,84 milioni di franchi da destinare al collegamento degli acquedotti della frazione di Cavigliano con quella d’Intragna. Operazione che favorirà l’interscambio idrico, sfruttando eventuali esuberi per coprire le carenze da una o dall’altra parte, riducendo così i pompaggi. Trattandosi di un progetto di valenza sovracomunale potrà beneficiare di sussidi cantonali.

A ogni buon conto nelle prossime settimane continuerà l’attuale situazione meteorologica e, se si dovesse aggravare la carenza idrica, verrà sensibilizzata ulteriormente l’utenza a un consumo moderato di acqua. Va da sé che l’eventuale mancata collaborazione da parte della cittadinanza potrà far scattare divieti e relative sanzioni pecuniarie a chi non rispetta le regole del gioco. Musica dei prossimi mesi.

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