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Risanamento al Burio, cinque rapporti e il ‘nodo piscina’

Gestione ed Edilizia si dividono sulla richiesta di credito di 15,5 milioni d’investimento alla Scuola comunale di Gordola

Il Centro scolastico Al Burio
(Ti-Press)
7 novembre 2022
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Un rapporto di maggioranza favorevole al credito. Un primo rapporto di minoranza che invita il Municipio a ritirare il messaggio, integrarvi le osservazioni del rapporto e sottoporre poi al Consiglio comunale "un nuovo messaggio all’altezza della situazione". E un secondo rapporto di minoranza, firmato dal presidente della commissione, che auspica il respingimento del messaggio, da ripresentare dopo "revisione e rifinitura". Questo solo nella Gestione. In più, due rapporti anche nell’Edilizia e del Piano regolatore.

Proseguono dunque anche in sede commissionale, le schermaglie attorno ai 15,5 milioni di franchi richiesti a Gordola per il risanamento globale del Centro scolastico al Burio. Il principio dell’intervento era passato nel marzo 2021 dalle forche caudine di una votazione popolare. Parallelamente, il sindaco (Plr) Damiano Vignuta aveva dichiarato che l’impegno del Municipio sarebbe stato quello di «non eccedere dai 16 milioni di franchi». Impegno che, almeno sulla carta, è stato confermato dalle cifre contenute nel messaggio.

Nel rapporto di maggioranza (relatori Ugo Borradori e Pietro Pedroni) la Gestione ricorda che "durante l’aggiornamento del progetto, la commissione ha chiesto di poter essere informata e consultata già prima che il messaggio fosse approvato dal Municipio, in modo da limitare possibili divergenze e garantire il massimo consenso a questo importante progetto, che non può più essere rimandato". Informazione preliminare fatta nel maggio del ’22 sia per la Gestione, sia per la commissione Edilizia. "I primi segnali della necessità d’intervenire sull’edificio scolastico risalgono ormai all’inizio di questo secolo – si legge – e da allora c’è stata una lunga discussione e contrapposizione tra i sostenitori del risanamento dell’attuale struttura e i fautori di una scuola nuova in altro luogo". Ora "la decisione di risanare è stata presa ed ha ottenuto anche il consenso della popolazione". Pertanto, "dobbiamo collaborare tutti per garantire un edificio appropriato e di pregio alla Scuola pubblica". Vengono poi sottolineati aspetti tecnici rilevanti come lo standard Minergie, i numerosi accorgimenti per il risparmio energetico, la produzione di energia rinnovabile e l’accessibilità ai disabili. A livello economico, viene rilevato, "dal 2028, a investimento terminato, il Burio dovrebbe incidere annualmente nella gestione corrente per 591mila franchi". Sempre a lavori terminati, "ci saranno anche vantaggi finanziari nella gestione dell’edificio rispetto a quanto spendiamo oggi".

Problemi e criticità

Per altro, la maggioranza della Gestione evidenzia alcuni punti "che potrebbero evidenziare delle criticità o dei problemi" e invita il Municipio e l’Ufficio tecnico a "prestarvi particolare attenzione". Si tratta di aspetti come l’organizzazione di cantiere, l’informazione ai cittadini sullo svolgimento dello stesso, l’organizzazione della logistica all’interno della scuola, il numero di aule e spazi in previsione dell’andamento demografico di Gordola, la necessità di "un controllo scrupoloso dei costi di costruzione a causa dell’instabilità dei mercati", e il rispetto dei tempi di esecuzione.

Nel primo rapporto di minoranza il relatore e unico firmatario Davide Gianettoni nota che "malgrado i tentativi di chiarimento, rimangono perplessità". Questo, al netto di un aspetto "particolarmente positivo", ovverosia "gli spazi didattici interni, che appaiono ben congegnati". Bene anche per "il loro dimensionamento, confacente con le raccomandazioni emanate dal Decs". Gianettoni riconosce anche che "la nuova cucina e il nuovo spazio mensa danno all’Istituto scolastico un vero valore aggiunto". Poi ci sono però gli elementi discutibili, come la convivenza cantiere-scuola; l’ammontare del credito lordo totale, che secondo il relatore arriva a 19,6 milioni di franchi (e anche quello del credito netto, che arriverebbe a 18,6 milioni); lo standard Minergie applicato (quello "minimo richiesto dalla legge"); i prelievi dal fondo Fer, che andrebbero ridimensionati; la carenza di spazi didattici esterni; lo scetticismo per eventuali altre tappe d’intervento; un’incidenza finanziaria annuale a gestione corrente, che sarebbe superiore (808mila franchi) rispetto a quanto indicato nel messaggio (591mila franchi); e la piscina, che secondo il commissario andrebbe eliminata anziché riattivata.

Nel secondo rapporto di minoranza il presidente della Gestione, Johannes Wyss, sottolinea invece che "un progetto di questa portata richiede un’attenta pianificazione finanziaria, che non deve lasciare nulla al caso. La trasparenza assoluta è la massima priorità e allo stesso tempo un dovere incondizionato dei politici nei confronti dei contribuenti. Ma è proprio sulla trasparenza che nascono i dubbi: i costi complessivi per la ristrutturazione non sono mai stati presentati dal Municipio". Per Wyss "il debito nel nostro Comune non consente avventure finanziarie di questa portata, dovute a evitabili carenze nella pianificazione".

Sull’argomento si è espressa anche la commissione Edilizia e del Piano regolatore. Nel rapporto di maggioranza, redatto da Tania Soldati Marzini, viene ricordata la volontà popolare di risanare e sottolineati alcuni aspetti tecnici positivi come lo spostamento della mensa, che ha reso possibile il suo ampliamento; e la possibilità futura di sfruttare il refettorio anche come sala multiuso. La commissione rileva inoltre l’importanza sia del rispetto dei termini, sia di un controllo meticoloso dei costi. Joëlle Matasci è invece la relatrice del rapporto di minoranza, nel quale evidenzia le carenze informative del messaggio e il silenzio attorno al materiale di approfondimento disponibile. Il progetto, secondo la minoranza, presenta diverse criticità. Al legislativo viene presentato un "controprogetto" che prevede di rinunciare alla piscina, destinando i soldi alla sistemazione degli spazi esterni.

Intanto, nelle scorse ore è stata consegnata alla Cancelleria comunale una petizione con 180 firme contro i lavori durante il periodo scolastico, "a favore di allievi e docenti della scuola".

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