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Navigazione: elettrificare... per dare due scosse

Il presidente di Snl in esclusiva sui problemi del bacino svizzero, il mancato accordo consortile e la visione (elettrica) per Verbano e Ceresio

La motonave Ceresio
22 gennaio 2021
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Gestione del personale ex Navigazione Lago Maggiore; sviluppo infrastrutturale e di servizio sul bacino svizzero; sostegno politico per il concetto di mobilità integrata, anche a livello di comunità tariffale; elettrificazione dei natanti sul Ceresio e sul bacino svizzero del Verbano; e, naturalmente, accordo per il rinnovo del Consorzio direzionale.

Ci sono i due laghi, le preoccupazioni, le speranze, una nuova tecnologia e un progetto ticinese, nel pensiero di Agostino Ferrazzini. Il presidente della Società di navigazione del Lago di Lugano (Snl) l'ha espresso, in esclusiva, alla “Regione”.

Presidente, lei per mezzo Ticino è il cattivo che dei 34 marinai locarnesi di partenza ha ritenuto solo le briciole. L'ultimo episodio risale a fine 2020, con il licenziamento di 8 persone. Ora, fino a fine febbraio, rimane attiva sul Verbano la sola linea di trasporto pubblico Locarno-Magadino e il futuro è tutto da scrivere, a livello operativo e occupazionale. Uno scenario poco edificante.

Snl non ha licenziato alcun collaboratore a fine dicembre. Ha invece cercato di tutelare il proprio personale offrendo soluzioni alternative. Ma la situazione è più complessa e serve una premessa: l'anno scorso, anche per noi, come per quasi tutti, è stato veramente complicato. Abbiamo avuto difficoltà dovute sia al Covid, sia al mancato rinnovo degli accordi con il nostro partner italiano. Quanto alla questione occupazionale, nel 2017 dei 34 collaboratori iniziali cui Snl garantiva il posto di lavoro, soltanto 16 avevano risposto alla proposta d'impiego. Non senza difficoltà avevamo poi rinforzato la squadra di Locarno, portandola a 25-26 persone. Con l'arrivo dell'emergenza sanitaria 3 stagionali non erano stati richiamati, così nella stagione 2020 l'operatività era stata garantita con 22 persone e, inizialmente, 5 natanti.

Barche che poi sono scese a tre.

Con l'evoluzione della pandemia e la proibizione federale di effettuare navigazione turistica in tutta la Svizzera, il servizio è stato sospeso e abbiamo così dovuto limitarci alle linee pubbliche. Fra esse, la Locarno-Tenero-Magadino. Pasqua, che di solito è il periodo in assoluto più attivo nel corso dell'anno, ha fatto segnare praticamente uno zero, così come tutto il periodo da marzo al 15 giugno. Quella situazione ci ha costretti a rivedere drasticamente i conti, riducendo al massimo i costi. C'erano due possibilità: licenziare, oppure cedere alcuni dei battelli affittati dalla Gestione governativa per ridurre l'esborso dei canoni di locazione. Abbiamo scelto la seconda, restituendo 2 natanti per continuare, con 3, a gestire la tratta di servizio pubblico e proporre corse turistiche. Quindi, abbiamo tutelato il personale. A luglio, quando si è visto un accenno di ripresa, abbiamo ampliato l'offerta per le Isole, estendendo poi, per la prima volta nella storia del Lago Maggiore, in collaborazione con il Dipartimento del territorio, la stagione. Se dobbiamo assumerci delle responsabilità, ce le assumiamo in toto. Ma qui è indiscutibile che abbiamo garantito il posto di lavoro a 22 persone, preservato le corse pubbliche e offerto un servizio turistico nonostante le difficoltà dell'emergenza sanitaria. E non è stato facile. Il merito per esserci riusciti va condiviso con collaboratori, Cantone, Comuni di Ascona, Gambarogno e Locarno.

A settembre 2020, dopo due proroghe, gli esiti delle trattative per il rinnovo del Consorzio non erano ancora definitivi e non era per nulla scontato che Snl avrebbe potuto continuare ad operare sul Lago Maggiore anche dopo il 31 dicembre. Considerata la grande incertezza, abbiamo dunque cautelativamente disdetto i contratti, proponendo ai collaboratori un nuovo contratto, la cui efficacia era subordinata al rinnovo degli accordi. A dicembre, considerando che le trattative attraversavano una fase di stallo, con l’intento di tutelare il maggior numero di posti di lavoro e preservare il know-how necessario per il futuro, Snl aveva offerto a tutti i “locarnesi” la possibilità di mantenere un impiego nel Gruppo Snl per il 2021. Ci eravamo impegnati a riconoscere una diaria di trasferta, assumendoci l’onere dell’acquisto di un abbonamento generale (valore: 3'860 franchi) per non far gravare le trasferte sulle loro finanze. Si è parlato di contratti capestro ma mi chiedo su quali basi lo si possa dire. Allora ancora non sapevamo di ottenere poi una proroga fino al 28 di febbraio: l'accordo è stato firmato il 28 dicembre e l'autorizzazione formale è arrivata il giorno successivo. 

Le risposte della manodopera?

In realtà un numero importante di collaboratori ci ha risposto positivamente. Solo in 8 hanno deciso diversamente: i cosiddetti “licenziati”. Tre hanno nel frattempo allungato il periodo di disdetta per malattia e dei 5 rimanenti uno ha detto che non se la sentiva di venire a Lugano e probabilmente avrebbe cambiato lavoro; 4 persone andranno a beneficio della disoccupazione. Tutti gli altri sono stati contrattualizzati. A 2 abbiamo dato un contratto di formazione. Se con alcuni non si è trovato un accordo, è stato a causa di richieste oggettivamente inaccettabili.

Capitolo servizio sul bacino svizzero. Il 2020 è andato agli archivi non benissimo. Le prospettive per il 2021 se si tornerà gradualmente alla normalità?

L'anno scorso, quando si è tornati a navigare, non abbiamo fornito un ottimo servizio, specialmente sul Lago Maggiore. Ce ne rendiamo perfettamente conto. Ma ci dicevano: “Hai i battelli vuoti e lasci la gente a terra. È un disservizio". Dimenticavano che per un certo periodo, fino a circa metà luglio, avevamo il diritto di portare soltanto il 50% dei passeggeri. Oggi sul Lago Maggiore abbiamo 11 collaboratori pienamente attivi: non è un numero che ci permetterebbe di essere tranquilli per tutta una stagione normale, ma confidiamo di poter ripristinare le risorse necessarie al momento del rinnovo degli accordi, ritornando allo stato contrattuale precedente.  A livello operativo, ritrovando una sorta di normalità avremmo la possibilità di rilanciare così come previsto il servizio sul Lago Maggiore. Mi riferisco alla Locarno-Magadino, al potenziamento dei collegamenti con le Isole di Brissago introducendo la “circolare” (Ascona-Porto Ronco-Locarno), le corse dirette con Ascona e migliorando i collegamenti con il Gambarogno. 

Continua al momento ad aleggiare la grande domanda: chi ve l'ha fatto fare ad impelagarvi sul Lago Maggiore?

Il fatto di avere una visione di un rilancio della navigazione sui laghi ticinesi. Sul Lago di Lugano abbiamo completato il risanamento societario e avviato un progetto di rilancio che ha visto crescere i collaboratori del Gruppo da poco più di 30 a oltre 100. Oggi non gestiamo un solo lago, ma due, e siamo passati da 230mila passeggeri a oltre 650mila (dati 2019) sui due bacini, con l'obiettivo di arrivare a trasportare un milione di passeggeri. C'è poi il processo di ammodernamento della flotta, chiamato progetto “20-35”, che prenderà avvio con l'elettrificazione della Mononave Ceresio sul Lago di Lugano. Sul Lago Maggiore vogliamo introdurre due natanti elettrici, ma affinché ciò possa avvenire occorre che tutti gli enti coinvolti condividano e sostengano la nostra visione. Questo significa essere tutti protagonisti dello sviluppo del lago, attivando una rete che coinvolga, oltre a Snl, anche Cantone, i Comuni, ed altri attori. Serve insomma un gioco di squadra, ad esempio promuovendo l’estensione della comunità tariffale su entrambi i laghi e supportando la realizzazione di una navigazione ecologicamente sostenibile. Ciò apporterà nuove tecnologie e nuove professionalità a beneficio del territorio, dell’occupazione e dello sviluppo turistico. Noi siamo pronti, ma non possiamo essere lasciati da soli. 

A monte, c'è l'accordo in sospeso per il rinnovo del Consorzio. Quali sono le sue prospettive attuali?

Dovremo trovare un punto d'incontro con il nostro partner italiano sulla possibilità di rilanciare il bacino svizzero, sviluppandolo così come indicava il piano industriale originale, che prevedeva uno sviluppo del bacino svizzero non solo tramite un utilizzo di natanti noleggiati da Gestione governativa, ma anche, appunto, con la creazione di natanti svizzeri completamente elettrici. Il futuro rilancio che Snl ha in serbo passa evidentemente dall’accordo con il partner italiano che, non dobbiamo dimenticare, è titolare della concessione per il Lago Maggiore. Il nostro progetto si allaccia naturalmente all'elettrificazione di Lugano, con la differenza che sul Ceresio si elettrificano battelli storici, mentre per il Verbano se ne vogliono realizzare di nuovi. Sto parlando di un progresso tecnologico che sarebbe un fiore all'occhiello da vendere oltre Gottardo e all'estero. Per il processo infrastrutturale sul bacino svizzero del Lago Maggiore vedo dei Comuni pronti a sostenerci. È necessario che con i partner italiani ci sia un accordo di lungo respiro, e non di mero affitto, ma di sviluppo. Ora più che mai è necessario il sostegno di tutti: Cantone, territorio locale, autorità federali, associazioni di categoria. Qui non è in gioco il ruolo di Snl, ma lo sviluppo sostenibile della navigazione, i posti di lavoro di domani, le risposte alle nuove richieste turistiche, lo sviluppo turistico del Locarnese. Snl è disponibile con tutte le proprie forze a essere promotore di questo importante progetto.

In particolare?

Abbiamo previsto l'acquisto di 2 nuovi natanti elettrici (da 120-130 posti), scaglionati nel tempo. Avevamo i contratti sul tavolo. Firmandoli entro metà ottobre saremmo stati pronti per maggio-giugno, almeno con uno, per impegnarci sulla Locarno-Magadino o sulla Ascona-Isole. Purtroppo non abbiamo raggiunto un accordo in tempo utile nelle trattative ministeriali, così i contratti non sono stati perfezionati. Ma il tema rimane e su questo si sta discutendo, così come dell'allargamento della comunità tariffale. Un altro aspetto in discussione è la possibilità di effettuare, come Snl, corse turistiche anche sul bacino italiano. Sarebbe un bell'esempio di cooperazione transfrontaliera, che permetterebbe uno sviluppo integrato di tutto il lago, favorendo l'interscambio di turisti a beneficio dell'intero territorio.

Lo stato attuale delle cose?

Berna ci ha sempre sostenuto, così come il territorio. Ora bisogno che il Cantone supporti lo sviluppo di una navigazione innovativa ed ecologicamente sostenibile. Questo ci permetterebbe ad esempio di promuovere molto meglio le Isole di Brissago. Il concetto è semplice e circolare: utilizzare il trasporto pubblico per andare ad aumentare quello turistico, che a sua volta incrementerà il trasporto pubblico. In vista del 2026, un mancato rinnovo della convenzione italo-svizzera sarebbe il far west dei laghi. Tutti abbiamo l'interesse che rimanga valida. Dobbiamo fare in modo che il progetto originario, promosso da Leuthard e Delrio, possa finalmente vedere la luce.

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