Locarnese

Locarnese, un successo turistico che sa anche di digitale

Dopo un 2019 di grandi soddisfazioni e un 2020 che la pandemia non è riuscita a condannare, l'Otlmv anticipa le sfide forte dell'esperienza nel marketing

13 ottobre 2020
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La fidelizzazione del cliente è un elemento determinante per un'azienda. Consente di creare un rapporto di fiducia con la clientela già acquisita e crea le basi per un futuro in grado di garantire soddisfazioni per entrambe le parti. Lo è anche e soprattutto quando questa azienda si occupa di turismo, come l'Organizzazione turistica Lago maggiore e Valli (Otlmv), impegnata da anni con un insieme di strategie di marketing che mirano ad attirare nuovi ospiti nella nostra regione e a far sì che poi essi vi ritornino, successivamente. Sarà proprio la fidelizzazione la sfida del 2021. Lo ha detto, pari pari, Fabio Bonetti, direttore dell'Otlmv, nel corso dell'incontro con i media che precede l'Assemblea.

Un 2019 trionfante

Prima però, spazio ai trionfi. Quelli di un 2019, ha sottolineato il presidente Aldo Merlini, estremamente positivo. Non è stato da meno il 2020, dove dopo un avvio d'anno, complice l'emergenza sanitaria, che ha fatto temere un fallimento (-80% dei pernottamenti in marzo, addirittura un -96% in aprile!), vi è stata una ripresa di una portata tale che in pochi si aspettavano. Il vento è cambiato nel corso dell'estate, mentre questi primi mesi autunnali hanno fatto segnare cifre mai registrate nell'ultimo decennio. Di che essere ottimisti per la primavera futura, virus permettendo.
Il 2019, con un risultato finale di 2,49 milioni di pernottamenti registrati in tutte le categorie d'alloggio si commenta da sé. Se il comparto turistico viaggia a gonfie vele è anche perché gli operatori del settore sono stati rapidissimi a intercettare la domanda. Dietro le quinte dell'Otlmv c'è una macchina organizzativa il cui motore gira a mille. Basti pensare ai 2,1 milioni investiti per l'intero comparto in manifestazioni e sussidi («siamo come una stazione di servizio che fornisce di benzina i grandi eventi della regione» - ha commentato Bonetti). Si è investito molto sulla clientela francofona, sul mercato emergente romando e le ricadute, positive, in termini di visitatori non si sono fatte attendere.

Anticipare la ripresa, il ruolo della digitalizzazione

Le destinazioni ben organizzate come quella locarnese si sono messe, ovviamente, a comunicare con i potenziali turisti sfruttando i canali usuali ma investendo molto sulla digitalizzazione. «Soprattutto in questo 2020 segnato dal lockdown, farsi trovare pronti - ha ribadito Benjamin Frizzi, vicedirettore nonché direttore operativo - è stato importante. Il nostro know how ci ha dato un vantaggio competitivo non indifferente». A settembre oltre un milione di visite sul portale dell'Otlmv rappresenta un «numero quasi bulgaro, imbarazzante» - ha aggiunto l'interessato. Squadra che vince non si cambia, quindi la strategia che sfrutta web e social sarà l'arma del futuro. «È stato importante accogliere bene i nostri visitatori, monitoriamo i loro interessi, chiediamo loro un parere e giudizi. Sappiamo che non riusciremo, in futuro, ad avere qui nuovamente questa imponente massa di turisti, ma se saremo in grado di averne qui da noi anche solo una certa percentuale, sarà già una sfida vinta» - ha concluso Frizzi.

La forza del territorio e la carta invernale

Se è vero che il 73% della clientela è costituito da confederati, è altrettanto vero che l'Otlmv lavora anche costantemente sui mercati esteri (Asia a parte, per ora). «Sono tutti in ascesa, ciò significa che mandiamo i messaggi giusti ai destinatari giusti» - ha rimarcato Bonetti. «In primis puntiamo sulla fruizione del territorio in tutte le sue sfaccettature (escursionismo, mountain bike, luoghi energetici, ecc.). Da subito eravamo preparati alla ripartenza e abbiamo riattivato una comunicazione diretta con i nostri potenziali mercati».
A oggi non sappiamo quando le persone riprenderanno a viaggiare e a preferire destinazioni lontane ed esotiche rispetto al Ticino. Nel frattempo, però, più passano le settimane e più ci avviciniamo all'inverno. La stagione un tempo definita “morta”. «Molti alberghi hanno posticipato la chiusura. La settimana di Natale ci aspettiamo una grande affluenza. Molto dipenderà da come andrà la stagione sulle piste da sci. Si può immaginare che la paura del contagio spinga non pochi a desistere e a ripiegare sulla nostra destinazione per via del suo clima mite». Ticino Turismo ha lanciato un sondaggio per capire se c'è la volontà di tenere aperte le strutture ricettive anche nei mesi freddi. La risposta è stata, per ora, tiepida. Anche in questo caso bisognerà però essere pronti ad anticipare le mosse.

Il traffico, questo nemico pubblico

Chilometri di colonne al Gottardo; chilometri di colonne sul Piano di Magadino, lungo le strade delle valli. Nei centri. Ovunque. «È chiaro che il turista non è contento se per spostarsi da A a B impiega ore. Purtroppo l'emergenza sanitaria spinge molti ospiti a ripiegare sulla propria auto invece dei mezzi pubblici. E così quello del traffico diventa un male comune a molte destinazioni. Sarà necessario rendere il traffico più scorrevole e programmare al meglio i cantieri» - ha sottolineato Aldo Merlini. «Altrimenti - ha ammonito Massimo Perucchi, vicepresidente di HotellerieSuisse Ticino - c'è il rischio che qualcuno ci scappi. Il futuro passa comunque dai mezzi di trasporto pubblici».

Qualche cifra del 2019

È a Marco Cacciamognaga, direttore finanziario dell'Otlmv, che è toccato il compito di fornire le principali cifre dell'annata dorata. Detto dei 2,49 milioni di pernottamenti (hotel + 3,3%, campeggi + 13,2%), occorre sottolineare i 15,57 milioni di ricavi. Il cash flow del consuntivo 2019 supera i 900mila franchi e l'utile annuale ha raggiunto i 571mila franchi; importo, quest'ultimo, che andrà a rimpolpare il capitale proprio, che sale a 1,59 milioni.