Locarnese

Fart, il virus rovina (in parte) la festa

La pandemia ha lasciato il segno sul numero di passeggeri trasportati e le entrate. Ma gli ultimi mesi fanno segnare un'incoraggiante ripresa

2 ottobre 2020
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Quanto ha pesato la pandemia sul traffico passeggeri in casa Fart? La risposta è contenuta nel comunicato stampa dell'azienda di trasporto pubblico inviato ai media. In pratica, Il 2020, iniziato con i migliori auspici, è stato pesantemente condizionato dal coronavirus. Tuttavia l’estate ha permesso di guardare al futuro nel segno della ripresa, dopo che l’andamento positivo degli ultimi anni era stato più che confermato già nel 2019.
«Siamo consapevoli che l’effetto della pandemia sul numero di passeggeri trasportati nel 2020 e sull’andamento aziendale complessivo sarà pesante - commenta Paolo Caroni, presidente del Consiglio di Amministrazione delle FART - abbiamo tuttavia lavorato con grande impegno per sostenere la ripresa del traffico pubblico e turistico: dalle misure volte a garantire un viaggio sicuro alle attività di sensibilizzazione, sino alle campagne promozionali volte a stimolare un turismo a km 0 anche sulla nostra linea ferroviaria, sulle funivie e sulle linee bus a maggior valenza turistica». Una prima analisi dei dati di affluenza a bordo dei mezzi di trasporto pubblico e turistico, permette di affermare che gli sforzi profusi in questi mesi non sono stati vani. «I segnali di ripresa ci sono, la voglia di viaggiare è ritornata anche nel segmento dei viaggi di gruppo e siamo fiduciosi nella ripresa del trasporto pubblico e turistico, anche se a livello finanziario non sarà possibile recuperare la notevole perdita d'introiti accumulata nel primo semestre dell’anno, segnato dall’emergenza pandemica».

Centovallina, trend positivo malgrado alcuni intoppi e le corse ridotte

Dopo un 2018 contrassegnato da un calo di passeggeri (a causa della frana del mese di aprile che comportò la chiusura prolungata del traffico internazionale), il 2019, con 647'000 passeggeri trasportati, ha confermato il trend positivo della linea ferroviaria, facendo segnare una crescita dell’8,8% rispetto al 2017. Dopo un 2020 iniziato con i migliori auspici e un ulteriore incremento dell’utenza, interrotto dalla pandemia e dalle conseguenti limitazioni alla circolazione delle persone, il mese di luglio ha evidenziato una netta ripresa dell’affluenza (+11% sui treni regionali). Anche nel traffico internazionale – penalizzato dalla riduzione delle corse in circolazione e dal contingentamento dei posti disponibili a bordo - si evidenzia un’ottima affluenza e il ritorno dei viaggi di gruppo organizzati.

Funivie, la meteo le condiziona

La campagna promossa con la vendita di biglietti combinati a tariffa promozionale Natura che sorprende, lanciata a inizio luglio per stimolare la riscoperta della ferrovia, delle funivie e della natura selvaggia delle Centovalli, ha contribuito al rilancio della stagione 2020, facendo segnare un notevole incremento di passeggeri nel mese di luglio (+21.3% per Funivia Verdasio-Rasa; +10.5% per la Funivia Intragna-Pila-Costa). Il mese di agosto, complice una meteo meno favorevole, ha per contro segnato un leggero calo dei viaggiatori trasportati.

Autolinee: dopo un 2019 in crescita, la 'mazzata' del covid

Le linee bus regionali nel 2019, hanno trasportato complessivamente 1'758'261 viaggiatori con una crescita del 4.2% rispetto all’anno precedente. Sulle linee bus urbane nel 2019 sono stati trasportati complessivamente 3'688'639 passeggeri, con un incremento del 10,7%. Dati che confermano la costante crescita di passeggeri a bordo delle linee autobus del Locarnese e Valli. Nel primo semestre 2020, la pandemia ha inciso pesantemente sul numero di passeggeri trasportati: tra fine marzo e fine aprile, i passeggeri trasportati erano circa il 10% rispetto al medesimo periodo del 2019. Dal mese di luglio si è assistito a un progressivo aumento dell’affluenza che, al momento, risulta stabile rispetto al 2019.

Nel 2019 quasi un milione di utile aziendale, ma il 2020 si tinge di rosso

Purtroppo il trend positivo dei risultati che ha contraddistinto gli ultimi anni di gestione della società non potrà essere confermato con la chiusura dei conti 2020. Se nel 2019 l’esercizio contabile ha chiuso con un utile aziendale di circa 910'000mila franchi, interamente devoluto alle riserve, le previsioni per l’anno in corso lasciano presagire che i conti dell’azienda chiuderanno con un disavanzo d’esercizio. Il crollo degli introiti provocato dal drastico calo dei passeggeri a seguito della pandemia non potrà, in effetti, essere recuperato nonostante la buona affluenza di questa estate. L’effetto dei minori costi derivanti dalla riduzione dell’offerta è stato ridimensionato dai nuovi oneri necessari per mettere in atto le misure sanitarie di lotta al virus.
«I prossimi mesi riserveranno ancora incognite, ma la nostra azienda continuerà a lavorare con il massimo impegno a sostegno di un’ulteriore ripresa del trasporto pubblico e turistico» - conclude Paolo Caroni.

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