Locarnese

Un'area di sosta a Bignasco, per contenere il campeggio selvaggio

Fruibile dal 26 giugno fino al 30 settembre, il provvedimento del Municipio di Cevio, temporaneo e sperimentale, era già sui tavoli per un'istituzione futura

Uno scorcio del paese di Bignasco, appena dopo la zona del centro sportivo (foto archivio Ti-Press)
30 luglio 2020
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Uno fra i problemi principali del campeggio selvaggio, in particolare concernente coloro che viaggiano con furgoni camperizzati che non dispongono di servizi igienici, è il gabinetto a cielo aperto. «Uno spiacevole inconveniente. Lamentele in questo senso sono giunte sia dai contadini che lavorano nel proprio campo, sia dagli abitanti», illustra Mattias Janner responsabile dell'Ufficio tecnico comunale di Cevio. E ancora: littering, posteggio su terreni privati e fuochi all'aperto per cucinare e allietare bivacchi. «Fortunatamente - aggiunge Janner - quest'anno l'avviso di divieto di fuochi all'aperto ancora non è stato diramato (l'annuncio è arrivato ieri; ndr), ma durante le estati scorse quella dei roghi era una preoccupazione».

La Valle Lavizzara e la Valle Bavona, terre splendide naturalisticamente e paesaggisticamente, scatenano la voglia d'avventura in chi ne percorre strade e sentieri. Tuttavia, il soggiorno incontrollato e selvaggio può essere foriero di disagi e conseguenze spesso indesiderate, come rifiuti abbandonati e sporcizia. Le aree di sosta e campeggi lungo il distretto vallerano si contano sulle dita di una mano, quindi immaginiamo che i camperisti all'avventura si sentano autorizzati a piazzarsi dove meglio credano, nonostante questa pratica non sia consentita.

«Come per tutto il Ticino, c'è stato il boom di campeggiatori». Il problema del campeggio selvaggio non è nuovo alle latitudini valmaggesi, ma quest'estate, complice il contesto pandemico, la problematica si è acuita. Per arginare e contenere il fenomeno soprattutto con attenzione particolare alla salvaguardia della Valle Bavona - sito protetto a livello nazionale -, il Municipio di Cevio, in accordo con la Polizia comunale di Locarno, ha deciso di adibire la zona del campo di calcio ad area di sosta provvisoria e sperimentale per camper e veicoli simili. Il periodo di prova è partito lo scorso 26 giugno e terminerà il 30 settembre, durante questi mesi l'eliporto è stato dislocato all'interno del campo di calcio.

Una presa d'assalto che necessitava di una risposta

«La presa d'assalto ci ha spinti a provvedere e a organizzare quindi un'area vicina al campo di calcio per la sosta di veicoli abitabili», spiega Janner aggiungendo che «l'idea era già sul tavolo da un po' di tempo, anche a seguito delle lamentele giunte dagli abitanti nel corso degli anni». Popolazione che nonostante i disagi ha sempre tollerato la situazione. «Con questa iniziativa non vogliamo - tiene a sottolineare il tecnico responsabile - fare concorrenza alle strutture per camperisti e campeggiatori sul territorio. Coloro che sostano fuori dalle aree adibite vengono infatti invitati a raggiungere i campeggi in valle dal servizio di sorveglianza - che svolge perlustrazioni durante le ore serali -», spiega il nostro interlocutore. Tuttavia, se questi non dovessero disporre di spazi per accoglierli (le strutture sono molto richieste in questo periodo), l'area di Bignasco funge da valvola di sfogo.

Un'area per trenta veicoli con servizi igienici e acqua potabile

Con una superficie fra i duemila e i tremila metri quadrati, «la porzione di terreno (di proprietà del patriziato; ndr) ha posto per trenta veicoli, ma se dovesse essere necessario - assicura il tecnico responsabile - c'è la possibilità di posteggiarne anche di più». Organizzata in soli cinque giorni e affinata nel tempo, l'area gestita dal Comune di Cevio è ad «accesso è libero e ha una serie di servizi: wc mobili (toi-toi), punti di raccolta di acqua potabile e per la raccolta differenziata dei rifiuti, nonché un pozzetto per le acque scure», illustra il responsabile dell'Ufficio tecnico. Un addetto si occupa della riscossione della tassa di sosta (di venti franchi) e di quella di soggiorno. A margine, Janner ha anticipato che dall'anno prossimo sul territorio verranno installati i servizi igienici pubblici, per il momento mancanti.

Sperimentale, l'aggettivo presuppone un'apertura al futuro. Infatti, lo ribadiamo, l'idea di adibire l'area a sosta per camper e simili frullava già. E aggiunge ancora Janner che si tratta di una superficie segnata a Piano direttore cantonale destinata sì a centro sportivo, ma anche quale zona di sosta a complemento. «Si tratta altresì di uno stress-test per quanto concerne il traffico sulla strada. Per il momento, le condizioni sia della circolazione, sia della quiete sono buone».

In ultima battuta, alcune cifre che testimoniano come l'area fosse necessaria: «Nelle prime due settimane, avevamo una media da tre a cinque veicoli al giorno. Nelle ultime due, i numeri sono triplicati: l'utenza era fra le 13 e le 15 vetture», conta Janner. A riprova , anche le telefonate al Comune di Cevio per informazioni sulle modalità di accesso.