Avvocato, con studio a Locarno e Lugano, a cavallo tra 1980 e 1990 aveva presieduto l'allora Ente turistico del Borgo e di Losone

È morto Fabrizio Vacchini, 65 anni, già municipale e consigliere comunale di Ascona. Avvocato e notaio di professione, era titolare di uno studio a Locarno e a Lugano. Nel 1980, e per un quadriennio, è stato membro del legislativo del Borgo in rappresentanza del Partito popolare democratico (Ppd). Poi, nel 1988, è entrato in Municipio, dove è rimasto fino al 1993. A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta ha pure presieduto l’allora Ente turistico di Ascona e Losone (Etal).
La passione per la politica locale, l’aveva ereditata dal padre Gaspare Vacchini, impresario costruttore; quest’ultimo aveva occupato un seggio in Legislativo per due mesi nel 1952, per poi entrare, lo stesso anno, in Municipio, dov’era rimasto fino al 1956. In quell’anno era quindi ritornato in Consiglio comunale fino al 1959.
Per quanto riguarda il suo impegno all’interno delle diverse istituzioni locali, viene ricordato per le sue indubbie capacità e competenze in diversi ambiti, ben oltre gli aspetti giuridici dei vari temi affrontati. «Era geniale – rammenta il vice sindaco del Borgo Maurizio Checchi – e per molti versi un innovatore: è stato tra i promotori dell’Opera Ascona e del Festival della pubblicità. Orgogliosamente patrizio (i Vacchini sono una delle famiglie storiche del Borgo), ha sempre mantenuto uno stretto legame con Ascona».
La sua vita è stata segnata pure da una vicenda drammatica, avvenuta all’interno della famiglia nella casa in via Muraccio, il 9 ottobre del 2002.