Locarnese

In contromano e a fari spenti: 78enne a processo

Mercoledì alle Correzionali di Locarno l'anziana che nell'aprile del 2018, sulla A13 a Gordola, causò il frontale in cui morì un 52enne

archivio Ti-Press
4 gennaio 2020
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Omicidio colposo, grave infrazione delle norme della circolazione e guida in stato di inattitudine. Sono le imputazioni cui dovrà rispondere mercoledì prossimo, in un’aula di Assise correzionali a Lugano, la donna di 78 anni che il 25 aprile 2018 si immise contromano sulla A13 e, in territorio di Gordola, causò uno scontro frontale in seguito al quale, alcuni giorni dopo, morì un 52enne della regione.

L’incidente fu determinato da una serie di circostanze quasi incredibili. In primo luogo l’anziana sbagliò corsia allo svincolo delle Brere, a Tenero, e si ritrovò così in contromano rispetto ai veicoli che regolarmente procedevano in direzione ovest sulla strada a percorrenza veloce. Secondariamente, secondo quanto aveva riferito la Rsi, l’auto viaggiava a fari spenti. Erano le 21.30 e la luminosità naturale non poteva bastare per rendere visibile da lontano il veicolo. Pare che prima del terribile scontro fatale altre vetture riuscirono per un niente ad evitare un frontale. Ciò che purtroppo non riuscì al 52enne.

In aula la donna sarà difesa dall’avvocato Riccardo Rondi. L’accusa sarà sostenuta dal pp Pablo Fäh. Presidente della Corte, il giudice Mauro Ermani.

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