Locarnese

Ergoterapista locarnese assolto anche in Appello

La Corte ha confermato il giudizio di primo grado e ha aumentato il risarcimento per danni economici e morali

Muscoli tesi
27 novembre 2019
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L’ergoterapista Locarnese non ha commesso alcun reato. La Corte di appello e di revisione penale (Carp) – composta dai giudici Giovanna Roggero-Will, presidente, Chiarella Rei-Ferrari e Matteo Galante – lo ha prosciolto da tutte le imputazioni rivoltegli con l’atto d’accusa dell’11 agosto 2017 “in considerazione della totale assenza dei presupposti applicativi dei reati prospettati”.

Ha, quindi, trovato piena conferma il giudizio “d’integrale assoluzione” della Corte delle assise criminali di Locarno che era stato contestato, in via principale, soltanto dalla procuratrice pubblica.

Era accusato di ripetuta coazione sessuale, sfruttamento dello stato di bisogno e ripetuta pornografia

Ricordiamo che l’uomo era accusato di ripetuta coazione sessuale, sfruttamento dello stato di bisogno e ripetuta pornografia. Era rimasto in prigione, nell’ambito della carcerazione preventiva, per oltre 260 giorni.
“Delle persone (tutte maggiorenni) ritenute vittime dalla pubblica accusa, le uniche due che si erano rivolte alle autorità inquirenti (e le cui dichiarazioni non sono state ritenute credibili già dalla Corte delle assise criminali) non hanno interposto appello contro la sentenza di primo grado – specifica la Carp –. Le altre persone coinvolte, che non si erano mai rivolte alla polizia, non hanno partecipato al procedimento (non si sono costituite accusatori privati) non ritenendosi vittime di alcun reato”.

L'ergoterapista chiede risarcimento per danni economici e morali

L’imputato, dal canto suo ha impugnato il primo giudizio soltanto con “appello incidentale” (cioè, dipendente da quello del Procuratore pubblico), limitandosi alle questioni legate all’ammontare del risarcimento.

“Le sue richieste sono state parzialmente accolte con il riconoscimento dei seguenti indennizzi: 63mila 400 franchi per la riparazione del torto morale (invece dei  56mila 400 riconosciutigli in prima sede) cui si sono aggiunti ulteriori ottomila franchi per le sofferenze patite a seguito della procedura d’appello avviata dal procuratore pubblico; 151mila franchi per la riparazione del danno economico subìto (anziché i 91mila riconosciuti in prima sede). È invece stato confermato l’indennizzo di 127mila franchi per le spese legali sostenute dall’uomo nella procedura di primo grado cui si è aggiunto quello per le spese della procedura d’appello di quasi 28mila franchi.

Soddisfatti gli avvocati difensori, Daniele Iulucci e Simone Creazzo, che in aula a Locarno, di fronte alla Carp, avevano chiesto l’assoluzione: «Non solo è stata riconosciuta la sua innocenza, ma sono pure stati estesi i risarcimenti per il danno economico e per il danno morale – afferma Iulucci –. L’accanimento da parte dell’accusa era ingiustificato: lo abbiamo detto in aula e lo ribadiamo ora. Ci auguriamo che l’imputato possa finalmente chiudere questo capitolo e ritrovare la sua serenità».

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