Locarnese

Verso un accordo per l'acqua potabile

Azienda idrica di Locarno, Comuni di Centovalli e Pedemonte avviano una collaborazione

Ti-Press
16 novembre 2019
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Un accordo d’intenti per una miglior gestione della preziosa risorsa idrica, così da evitare inutili doppioni a livello di impiantistica e sprechi. Terre di Pedemonte, Centovalli e Locarno (per il tramite delle loro rispettive aziende idriche) hanno avviato, negli scorsi mesi, le prime discussioni per una maggior collaborazione tra enti in questo importante servizio alla popolazione. «Lo spunto – come ci ha spiegato Giotto Gobbi, municipale e capodicastero Azienda dell’acqua potabile di Terre di Pedemonte – l’ha offerto l’intenzione, di Locarno, di realizzare un pozzo in località Zandone, destinato a servire la propria utenza. Manufatto già previsto nel Piano d’approvvigionamento idrico cantonale. Le valutazioni preliminari hanno però suggerito di spostare la sua ubicazione in zona Comunella, nelle Terre di Pedemonte. Nel corso di alcuni incontri tecnici si è pensato di approfittare di questo previsto progetto per favorire gli interscambi idrici su larga scala tra le aziende, in modo da poter rispondere al meglio ai rispettivi fabbisogni ed evitare spese di denaro inutili con costose strutture. Anche il Cantone vede di buon occhio queste intese tra Comuni. Siamo, ovviamente, solo in fase di valutazioni tecniche ma la direzione dovrebbe essere questa».

Coprire al meglio il fabbisogno

Di possibili opere sovracomunali si parla anche nel conto preventivo 2020 dell’Azienda acqua potabile di Centovalli. In particolare con riferimento all’approvvigionamento della frazione di Golino.“Il rifacimento del serbatoio Al Mött, sopra l’abitato di Intragna e la relativa condotta d’adduzione da Cortasca sono progetti che, al momento, sono stati sospesi dal Cantone in quanto vi è un importante cambiamento di scenario in corso” – si legge nel documento contabile. A spiegarci cosa bolle in pentola è il sindaco di Centovalli, Ottavio Guerra:«Nei periodi di siccità l’utenza di Golino viene servita dall’acqua delle sorgenti di Remo, la stessa acqua che viene utilizzata da Locarno. Una miglior sinergia tra le due aziende mi sembra dunque un passo logico. Parallelamente abbiamo preso in considerazione anche l’idea di far capo, per le necessità, all’acqua dei vicini delle Terre di Pedemonte. In pratica si tratterebbe di creare una condotta tra Cavigliano e Intragna, bidirezionale, che consenta di colmare il fabbisogno idrico in caso di emergenza. Ma non solo. Durante buona parte dell’anno i nostri esuberi andrebbero alle altre aziende, diminuendo quindi il ricorso al sistema di pompaggio e i relativi costi. Siamo in attesa degli approfondimenti di questa ed altre varianti del caso».
Ricordiamo che proprio negli scorsi mesi il Comune di Centovalli si è fatto promotore di uno studio di massima per il prolungamento della strada forestale che da Golino, porta a Cortasca. Quest’ultima potrebbe giungere fino a Termine passando proprio dalla zona delle sorgenti di Remo. L’Azienda acqua potabile di Locarno ha dimostrato interesse per quest’opera, in quanto consentirebbe di rinnovare le strutture esistenti. Tre acquedotti che si mettono insieme per creare organismi più adeguati – per dimensione territoriale, risorse umane e per potenzialità – ad affrontare in modo efficace ed efficiente i problemi sempre più difficili del controllo del ciclo delle acque. Il tutto con un modello di gestione integrata della risorsa che coinvolga e valorizzi le esperienze più significative a livello locale.

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