Locarnese

A2-A13, Zali rinfrancato: 'È solo per parità di trattamento'

Dopo l'incontro con il direttore dell'Ufficio federale delle strade, il ministro ticinese guarda con occhi diversi all'approfondimento di progetto

17 settembre 2019
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Berna-Bellinzona, tragitto tranquillo. Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio, chiedeva a Ustra Svizzera di rassicurarlo, e una rassicurazione ci sarebbe stata: il progetto cantonale di collegamento veloce A2-A13 non subirà stravolgimenti rispetto ai contorni faticosamente tracciati in anni di lavoro ticinese. Questo, nonostante l’approfondimento che, per conto dell’Ufficio federale delle strade, verrà effettuato nei prossimi mesi (forse anni). Le trentamila ore di valutazioni supplementari vanno infatti intese come tetto massimo e il “movente” è sostanzialmente nel concetto di “parità di trattamento” rispetto ai diversi altri progetti nazionali cui Ustra è confrontato.

Ministro Zali, dall’incontro con il direttore di Ustra Svizzera Jürg Röthlisberger esce dunque con qualche certezza in più, dopo gli “scambi di vedute” governo-Ustra Ticino che hanno ravvivato l’estate...

Premetto che è sempre importante sapere con chi si parla: con Röthlisberger c’è un rapporto che definirei franco e cordiale, ma soprattutto diretto. In parole povere non ci si esprime in politichese, il che è un’ottima cosa. Detto questo, sì, in effetti posso dire che è andata abbastanza bene, nel senso che su alcuni aspetti sono stato rassicurato. Il primo riguarda il punto di vista della Confederazione, che evidentemente non avevo colto bene dalle precedenti comunicazioni.

Quale sarebbe?

Quello secondo cui il vero obiettivo è garantire la parità di trattamento tra i più di 200 progetti riguardanti i 400 chilometri che diventeranno strade nazionali, ma soprattutto fra i 20 grandi progetti paragonabili al nostro, che riguardano 15 Cantoni e insieme computano un investimento di circa 20 miliardi di franchi. Un contesto dal quale il nostro collegamento veloce, stimato 1,6 miliardi, emerge come fra i più costosi.

Cosa significa in questo caso “parità di trattamento”?

Significa che occorre agire a priori, a prescindere, dimenticando cioè che il Ticino ha già quasi pronto un progetto. È necessario, per Ustra, avviare una procedura di verifica usando gli stessi identici criteri per tutti i progetti, siano essi già esistenti, o meno.

Ma si parla, per l’approfondimento che vi (ci) concerne, di ulteriori 30mila ore: un’enormità.

È un numero importante di ore, che basterebbe, volendo, per rifare tutto il progetto. Ma non per forza verranno utilizzate tutte. Su questo Röthlisberger è stato chiaro: si calcola un tetto massimo, ma può darsi che ne serviranno molte di meno. Trentamila ore non significano che Ustra intenda stravolgere il progetto, né che intenda fare 4 corsie su tutto il tracciato: i tunnel rimangono 2 con una corsia di marcia e una di emergenza.

Tornando a bomba, rimangono comunque sul piatto i diversi aspetti “sensibili” rilevati da Ustra Ticino; aspetti come la presunta impossibiltà giuridica di realizzare un nuovo ponte sul Ticino a Quartino, la mancata condivisione di alcune misure di compenso ambientale, o ancora il tema del passaggio faunistico.

Sono tutte questioni sollevate dall’Ufficio federale dell’ambiente, che possiamo senz’altro ritenere risolvibili. Me lo ha confermato il sostegno al Cantone ribadito dallo stesso Ufam, i cui rappresentanti ho pure incontrato nel mio viaggio a Berna. Aggiungo che dal “pre preavviso” cui si fa riferimento non emerge assolutamente nulla di sconvolgente.

Ustra, nel suo bando di concorso per l’approfondimento, ha escluso d’ufficio la partecipazione di tutti i componenti del Consorzio Tarabusino che aveva realizzato il progetto generale ticinese (tutti, salvo il coordinatore di progetto). Come interpreta questa scelta?

La interpreto come la volontà di fare un esercizio neutrale di valutazione, sempre allo scopo di garantire uguaglianza di trattamento in tutta la Svizzera, procurandosi un parere esterno. Me lo spiego a maggior ragione se non vi è la volontà di stravolgere il progetto: se volessi rifarlo tutto, magari lo farei rifare a chi lo conosce già...

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