Locarnese

Centovalli, una funivia in prima mondiale?

Le autorità in visita alla CabriO dello Stanserhorn. Possibili un modello analogo per la Verdasio-Rasa e un progetto inedito per la Intragna-Pila-Costa

((www.cabrio.ch))
10 settembre 2019
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Proficua visita, sabato scorso, degli amministratori delle Centovalli alla funivia dello Stanserhorn, nel Canton Nidvaldo, la prima al mondo “cabriolet”, che potrebbe presto avere una (o due) gemelline in Ticino nell’ambito del piano di rinnovo dei vecchi impianti Intragna-Pila-Costa e Verdasio-Rasa, per il quale il Cantone ha stanziato 11,7 milioni di franchi.

Il concorso d’appalto pubblicato dal Comune in agosto valuterà secondo le esigenze del trasporto pubblico, ma anche le potenzialità turistiche. Da qui la decisione di toccare con mano il progetto “CabriO” e la sua forte visione innovativa e di successo. È pure emersa una novità che potrebbe rappresentare il pezzo da novanta per far pendere definitivamente la bilancia a favore di una sorta di “gemellaggio tecnologico” tra il capoluogo nidvaldese e le Centovalli. Ma andiamo con ordine.

La delegazione – composta dal Municipio con il sindaco Ottavio Guerra, consiglieri comunali, funzionari del Cantone, rappresentanti delle associazioni e operatori turistici – è stata accolta dall’ingegner Reto Canale, consulente tecnico del Comune, tra i maggiori esperti del settore (co-ideatore della funivia “CabriO”, ha diretto l’Autorità di vigilanza per le funivie). La “CabriO” è stata inaugurata nel 2012 con un investimento di 29,6 milioni, il cui prestito verrà estinto in appena 10 anni d’esercizio. Tabella di marcia ad oggi rispettata, grazie all’eco mediatica che incuriosisce visitatori da tutto il globo. Stans ha puntato sul turismo di qualità, con risultati notevoli in termini occupazionali e di indotto, malgrado sullo Stanserhorn non si scii e d’inverno l’impianto chiuda. Il segreto del successo di questa funivia a 5 stelle va oltre l’emozione di una salita ai 1’898 metri della vetta con il vento tra i capelli e una vista mozzafiato. Meccanismi idraulici attivi e altre finezze garantiscono comfort, sicurezza e l’operatività in caso di forte vento. La portata è limitata a 30 persone, che a piacere passano dal piano coperto a quello aperto. Niente effetto “scatola di sardine” dunque. Contenere il turismo di massa offre vantaggi anche in chiave naturalistica. Sullo Stanserhorn flora e fauna sono comparabili a molte altre località (di rilievo la presenza della lince) ma gli operatori le hanno valorizzate con intelligenza. Ad esempio mettendo a disposizione dei visitatori ben 19 guide ecologiche. Altrettanto si è fatto con la cultura e la storia, mantenendo in funzione un tratto della funicolare del 1897. Evidenti le analogie con le strategie di rilancio dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli e su cui si innesta il piano di sviluppo regionale (Masterplan) delle Centovalli.

A metà, cabine ‘sovrapposte’

E veniamo al “coniglio estratto dal cilindro” da Reto Canale: una funivia a impianto tradizionale con due cabinovie “va e vieni” sospese su due cavi (sistema “funifor”) ma con un’innovativa configurazione a linea singola e non doppia come di norma. Ma un ostacolo tecnico ne ha impedito, fino ad oggi, l’applicazione pratica: se le cabine corrono su un unico asse, come farle incrociare a metà percorso? La soluzione proposta prevede: due piloni posti sui rispettivi versanti della valle sorreggono una struttura arcuata. Giunta a metà percorso, una cabina scorrerebbe su questa “gobba” mentre l’altra continuerebbe nell’altro senso sui normali cavi portanti che passerebbero sotto. Tra i vantaggi, stazioni a singola entrata e buone capacità di carico.

Spiega a ‘laRegione’ Canale: «La Intragna-Pila-Costa ha caratteristiche ideali per realizzare la prima funivia di questo tipo al mondo. Una calamita per il turismo, come la “CabriO”, apparsa sulle prime pagine di decine di riviste e siti di tutti i Paesi». Richiede investimenti superiori a un impianto tradizionale? «In misura marginale, ampiamente compensati dai vantaggi che offre» – assicura Canale, sottolineando che una campagna pubblicitaria equivalente avrebbe costi proibitivi. La Intragna-Pila-Costa a “incrocio” e la Verdasio-Rasa “cabrio”? «Nulla è ancora deciso. Il concorso deve seguire il suo iter – precisa il sindaco Ottavio Guerra – Il sopralluogo ci ha però permesso di avere tutti gli elementi per una scelta con cognizione di causa». Da segnalare la pubblicazione del primo atlante delle oltre 200 piccole funivie della Svizzera, pazientemente censite da Reto Canale e Roland Baumgartner.

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