Resta in carcere il compagno accusato di omicidio intenzionale, subordinatamente colposo. Lui si dice 'innocente. È stato un gioco sessuale finito male'.
Mentre il compagno 29enne è ancora in carcere con l'accusa di omicidio intenzionale, subordinatamente colposo, nell'inchiesta sulla morte della giovane inglese, deceduta in un albergo di Muralto, entra in scena la famiglia della vittima: il padre, infatti, si è costituito accusatore privato. Il giovane si è dichiarato, fin dai primi interrogatori, innocente: la morte della compagna sarebbe stata, secondo la sua versione, una disgrazia, l'esito tragico cioè di un gioco sessuale.