Presentato oggi al Palacinema di Locarno il nuovo logo 'pixelato' dell'Agenzia turistica ticinese. Frapolli: 'Così si cambia identità visiva'

Il suo presidente Aldo Rampazzi non palleggerà forse l’inglese come da lui stesso ammesso, ma è chiaro che l’anima operativa di Ticino Turismo è orientata verso un contesto internazionale fortissimamente “social friendly”. Lo ha capito al volo Luca Mascaro, Ceo di “Sketchin”, start-up ticinese cui si deve il nuovo logo dell’Agenzia turistica cantonale presentato oggi al Palacinema di Locarno con un evento in stile “convention”.
Lo ha capito al volo perché la nuova “identità visiva” – un cantone “pixelato”, essenziale, “ridotto” ai pochi colori che ne caratterizzano il paesaggio – si accorda sì alla cara vecchia carta (per il Magazine e gli stampati), ma è pronta soprattutto a fare il botto in rete, sul sito e sulla nuova app (“MyTicino Highlights”), laddove gli elementi si scompongono e reinventano, si traslano, si consegnano all’utente invitandolo a farne ciò che vuole. È quindi nel segno «della flessibilità e della capacità di adattamento», come ha spiegato il direttore di Ticino Turismo Elia Frapolli, che questo grande progetto di immagine si proietta nel futuro a breve e medio termine.
L’elaborazione del nuovo “brand” è stato un lavoro d’assieme (fotografi, grafici, Otr), ha chiarito Frapolli, ma di Mascaro e il suo “team” è l’idea di «partire dal territorio e dalle persone che lo abitano» per rendere merito, graficamente parlando, «ad un Ticino dalla ricchezza incredibile, dove tutto è possibile, dove si è ispirati da una serie di microesperienze». Un mosaico, insomma, cui la nuova “struttura grafica” fa diretto riferimento e che vuole «colloquiare con tutti i media attuali e anche con quelli del futuro», per dirla ancora con Frapolli.
Partner istituzionale particolarmente attento (e generoso) in questa operazione è stato il Dfe di Christian Vitta, che ha parlato di «una nuova tappa del viaggio intrapreso dal turismo cantonale verso il suo rinnovamento». Il turista, ha aggiunto, «deve poter cogliere i tratti caratteristici dell’esperienza che vivrà in Ticino». Un’esperienza per così dire facilitata da AlpTransit e che risulterà ancor più a portata di mano con l’apertura, nel 2020, della galleria di base del Ceneri. Il ministro ha poi sottolineato i meriti dell’Agenzia turistica ticinese, facendo riferimento alla grande penetrazione del Ticino Ticket (580mila quelli emessi nel 2017) e all’aumento sensibile dei pernottamenti (+12%). «È importante, in momenti positivi come questo, guardare con slancio e ottimismo al futuro», ha concluso. E sarà un futuro, quello di chi scoprirà il Ticino da ospite, vissuto proprio sul mosaico di emozioni rappresentato dallo “storytelling”: il raccontare delle storie che sappiano catturare l’essenza del territorio e della sua offerta. Questo, tramite nuovi filmati adatti per essere condivisi sui “social” (#visitticino e #ticinomoments), rubriche come la “top five” e podcast che regalano tappeti sonori “in tinta” rispetto alla bellezza dei luoghi proposti.