Locarno

Navigazione, Mantegazza prudente: 'Difficile ottenere garanzie sui futuri stipendi da un soggetto privato'

Sciopero al dodicesimo giorno
(Samuel Golay)
7 luglio 2017
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La Navigazione Lago Maggiore, nel prendere atto che il Consiglio di Stato ticinese si sta impegnando per risolvere la grana del personale svizzero che lo scorso mese di giugno ha ricevuto la lettera di licenziamento, sta alla finestra, anche perché la vicenda ha preso una piega che, forse, solo Berna e Roma possono risolvere.

«Incontrando lavoratori e sindacati, il presidente Manuele Bertoli ha assicurato che tutti i nostri dipendenti saranno assunti dal consorzio che, oltre alla Società navigazione di Lugano, dovrebbe coinvolgere anche noi – ha dichiarato alla ‘Regione’ Gianluca Mantegazza, neodirettore della Navigazione Lago Maggiore –. Lei mi chiede se potrebbe essere una soluzione fattibile. Prima di risponderle vorrei conoscere i dettagli della proposta, così come sulla proposta di sostenere concretamente il progetto di un consorzio. Per quanto riguarda il sostegno finanziario dei collegamenti non turistici con i fondi del trasporto pubblico, tengo a ribadire che mai in passato la Navigazione Lago Maggiore ha ricevuto un franco quale contributo dagli svizzeri, anche se si sapeva che l’esercizio sul bacino svizzero del Verbano era in perdita».

Intanto, comunque, lo sciopero continua perché nessuno sinora è stato in grado di confermare il mantenimento degli attuali stipendi. Conti alla mano, per il personale del bacino svizzero si parla di una perdita netta del 20 per cento, mediamente mille euro al mese. «È molto difficile che qualcuno possa dare garanzie sui futuri stipendi – sostiene Mantegazza –. A maggior ragione un soggetto privato. Comunque, le ripeto, da qui a fine anno ci sono ancora parecchi mesi, per cui non dispero che si riesca a trovare una soluzione. Sarebbe però opportuno riprendere il lavoro. Lo sciopero sta causando un danno economico a tutti».