
I residui di pesticidi utilizzati in agricoltura superano le soglie legali nei canali del Piano. Lo dimostra uno studio promosso dalla Fondazione Bolle di Magadino e sostenuto dall’Ufficio cantonale della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico. “Tramite tecniche di campionamento passivo (membrane assorbenti), posizionate per 48 giorni nella primavera del 2016 nei canali in entrata nella zona protetta delle Bolle, si è monitorata la concentrazione di 7 pesticidi usati in agricoltura – indica Nicola Patocchi, responsabile scientifico della Fondazione che gestisce la zona protetta –. I risultati hanno permesso di caratterizzare la concentrazione dei sette microinquinanti in entrata nella riserva naturale e nel lago, mostrando che per cinque di essi è stato superato il limite fissato dall’Ordinanza svizzera sulla protezione delle acque”.
I microinquinanti analizzati in questo studio sono conosciuti per essere tossici per gli organismi acquatici e per avere effetti a lungo termine sull’ambiente. Recentemente gli inviati speciali dell’Onu per il Diritto al cibo e contro le sostanze tossiche, tramite il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, hanno lanciato l’allarme a livello mondiale denunciando i danni provocati dai pesticidi nel mondo, la pericolosità per la salute umana (con conseguenze anche letali) e l’inutilità del loro utilizzo per arginare il problema della fame; ora la situazione rilevata sul Piano di Magadino non fa che confermare l’esistenza del problema anche in Svizzera. “L’agricoltura del nostro Paese non potrebbe esistere senza il grande sostegno da parte dello Stato, tramite sussidi diretti e indiretti, riconoscendone giustamente l’importanza territoriale, sociale e di cura del paesaggio e della biodiversità – conclude la nota di Patocchi –. Pretendere un’agricoltura quindi rispettosa dell’ambiente e della salute umana è legittimo e doveroso in Svizzera. Un obbligo alla produzione biologica, che dimostra come i pesticidi non siano necessari, è un passo che va fatto al più presto”.
Il rapporto eseguito da TiBio è disponibile sul sito internet www.bolledimagadino.com.