
Lunedì 13 giugno il Consigliere di Stato Claudio Zali, accompagnato da alcuni suoi collaboratori, si è recato in visita alle Bolle di Magadino. All’incontro hanno preso parte il presidente della Fondazione Bolle di Magadino, Enrico Bürgi, il direttore e responsabile scientifico Nicola Patocchi, l’ornitologo Roberto Lardelli e il responsabile del Wwf Svizzera italiana Francesco Maggi.
La Fondazione ha avuto modo di illustrare al Consigliere di Stato gli effetti della nuova regolazione sperimentale del livello minimo primaverile ed estivo del Lago Maggiore, voluto e mantenuto unilateralmente dalle autorità italiane più alto rispetto a quello degli scorsi anni. Una decisione, quella presa nella vicina Penisola, per accumulare riserve e scongiurare così i rischi di siccità per le aree agricole a sud di Sesto Calende.
Gli effetti negativi sulla riserva sono l’arretramento dei canneti e la scomparsa di habitat che restano a lungo sommersi, quando invece in questo periodo dell’anno non dovrebbero esserlo, come gli isolotti sabbiosi tanto importanti per gli uccelli migratori. Il tema non interessa ovviamente soltanto le Bolle di Magadino, ma preoccupa anche le località rivierasche per i problemi relativi alla sicurezza dalle esondazioni.
Si è inoltre discusso del collegamento A2-A13: l’uscita in zona Quartino interessa anche alcune superfici prative del comparto delle Bolle. La Fondazione ha espressamente richiesto di condurre attente valutazioni al riguardo. Zali ha fornito rassicurazioni, annunciando che analisi e valutazioni verranno affrontate all’interno del Gruppo di accompagnamento politico al progetto generale “Collegamento A2 – A13”.
Infine l’incontro è stato l’occasione per fare il punto sul progetto del nuovo Centro visitatori delle Bolle, previsto proprio a Magadino. Per la sua realizzazione si attende il consolidamento pianificatorio per il tramite del Piano regolatore del comune di Gambarogno. La procedura è stata avviata: il Dipartimento si esprimerà nel merito ancora nel corso dell’anno.