Locarnese

Due sorelle e un sogno colorato

Uno sguardo all’arte urbana
19 aprile 2016
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Da Cevio alla conquista dei muri d’Europa. Sofia e Chiara Frei ci raccontano la loro Street Art

Le ragazze si esibiranno sabato alla Rotonda di piazza Castello nell’ambito dell’evento Give your Color. Con altri 12 artisti mostreranno ai locarnesi che la loro arte non è sinonimo di vandalismo.

Sono sorelle ma si definiscono soprattutto amiche. Sofia e Chiara Frei, 25 e 27 anni, con grande complicità raccontano la loro storia rispondendo assieme a tutte le domande, completandosi le frasi l’un l’altra. Cresciute in Vallemaggia, nel “caos ordinato” dello studio grafico del loro papà, tra libri di illustrazione e fotografia hanno coltivato una sensibilità per l’immagine che le ha portate a diplomarsi e a lavorare come grafiche. Oltre alla formazione, le due sorelle condividono anche un’altra passione: quella per la Street Art. «Ci ha da sempre affascinate, ma visto che in Ticino lo spazio per praticarla legalmente non esisteva, ci siamo sempre limitate a disegnare sulle pagine di libretti e quaderni». Quaderni che quando nel 2014 Chiara decise di andare a vivere a Barcellona, per imparare lo spagnolo, si portò appresso. Sfogliando quelle pagine alcuni artisti urbani locali incoraggiarono la ticinese a lasciare carta e penna per passare a bombolette e muri di cemento. «A Barcellona esistono in diversi luoghi della città pareti sulle quali gli artisti urbani possono creare, esprimersi ed esercitarsi. Certo lo spazio è limitato e capita spesso che i disegni vengano coperti da opere di altri artisti nell’arco di pochi giorni o addirittura di una notte. La Street Art è una forma d’arte talvolta effimera, che riesce a vivere nel tempo grazie alla fotografia e al web». La forte concorrenza che si crea nei grandi centri urbani è anche garanzia di qualità delle opere: nelle metropoli difficilmente si vedono grandi murales di cattiva qualità. Chiara da Barcellona non se ne è più andata e, con la sorella che la raggiunge spesso in Spagna, ha deciso di percorrere la strada artistica che, qualche anno fa, ha portato al successo un’altra ticinese: Mona Bissegger-Caron; i cui murales abbelliscono oggi più di una città nel mondo, da San Francisco a San Paolo. In questi mesi, le due valmaggesi si stanno confrontando con i grandi dell’arte urbana: a fine maggio voleranno in Bosnia Erzegovina al Festival Street Art di Mostar e a fine luglio, all’UpFestival di Bristol: la mecca europea per gli amanti di murales e graffiti. Ma prima delle loro sfide all’estero Chiara e Sofia gareggeranno il prossimo sabato nella rotonda di piazza Castello, con altri dodici artisti e sprayer provenienti da tutto il cantone e dalla Svizzera francese, nell’ambito dell’evento Give Your Color. I concorrenti saranno chiamati a dipingere dei pannelli di due metri per quattro affrontando il tema “Come vorresti Locarno?”. “Quando ci hanno detto che l’evento si sarebbe svolto nella grande rotonda, abbiamo subito immaginato che qualcuno avesse avuto la bella idea di dipingere i blocchi di cemento armato che la caratterizzano. Poi invece abbiamo capito che in realtà interverremo sui dei pannelli montati appositamente per l’evento...”. Give Your Color, oltre alla gara di graffiti, ospiterà anche tornei di streetbasket, di break­dance e molti concerti. Un evento che sembra disegnato seguendo la celebre frase di Keith Haring: “Un muro è fatto per essere disegnato, un sabato sera per fare baldoria e la vita è fatta per essere celebrata”. Un’occasione per i locarnesi di scoprire, e forse rivalutare, una forma d’arte che a queste latitudini non ha spazio di esistere. E nella cornice della rotonda di Locarno per riflettere sul fatto che qualche spazio grigio nel quale portare un po’ di colore forse esiste anche in città.