Bellinzonese

Anche Bellinzona nel mirino dei criminali informatici filorussi

Il collettivo NoName057 ha attaccato il sito web della città mandandolo offline per alcune ore. Colpite anche Zurigo e Ginevra, la Posta e l'Esercito

15 giugno 2023
|

La serie di attacchi informatici nei confronti dei siti web di diverse istituzioni in Svizzera, iniziata nei giorni scorsi, ha toccato anche il Ticino. Sul canale Telegram del collettivo di criminali informatici filorussi NoName057 infatti, è stata rivendicata l'azione di ieri contro il sito della Città di Bellinzona. Il sito è stato poi ripristinato ed è attualmente funzionante

Bellinzona è solo l'ultima delle città colpite dagli attacchi dei criminali informatici: negli ultimi due giorni anche i siti web di Zurigo, Losanna, Basilea, Ginevra, San Gallo, Sciaffusa e Montreux sono stati bersagliati e sono rimasti offline per alcune ore. Stessa sorte per portali rilevanti come quello della Posta, di SwissId, del Parlamento federale, dell'Esercito nonché di alcuni aeroporti. E oggi, è toccato, fra gli altri, al sito di Svizzera Turismo e della Ruag.

NoName ha così rivendicato gli attacchi con un messaggio su Telegram, in cui si contesta alla Svizzera il fatto di permettere il discorso odierno di Zelensky alle Camere federali: "Zelensky, un banderista, intende elemosinare denaro via videochat al Parlamento svizzero. È degno di nota il fatto che molti svizzeri si oppongano a un comportamento così rabbioso dell'ancora presidente dell'Ucraina".

Le aggressioni informatiche messe in atto sono del tipo Ddos: in sostanza, i siti web vengono bersagliati da una quantità abnorme di dati in entrata tale che le risorse di sistema vengono sovraccaricate e rapidamente esaurite e il servizio si interrompe, impedendo il funzionamento del traffico normale degli utenti del sito. Il fatto che tali richieste al sistema provengano tutte da innumerevoli fonti diverse rende di fatto impossibile bloccarli. Il Ddos generalmente, oltre all'interruzione del servizio non provoca grossi danni: ma, come spiega Patrice Pfirter, Cto de laRegione, è possibile che il sistema, mandato in sovraccarico, si blocchi e risponda mostrando pubblicamente dati riservati come le password dei database.

NoName057 è entrata in azione lo scorso anno a poche settimane dall'inizio della guerra, con attacchi a diversi Paesi considerati "nemici della Russia". I criminali informatici, peraltro, non agiscono da soli, ma anche attraverso un vero e proprio reclutamento di "sicari informatici": recentemente, infatti, hanno creato Ddosia, un progetto attraverso il quale viene proposto agli utenti del web di condurre degli attacchi Ddos verso obiettivi determinati in cambio di ricompense in denaro, elargite sotto forma di criptovalute, con tanto di concorso e premi per il raggiungimento di obiettivi come attaccare un certo numero di siti web.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔