Non solo Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini e Ufficio federale di polizia toccati dai cyberattacchi ai danni di Xplain
I cyberattacchi di fine maggio ai danni di Xplain, ditta svizzera che fornisce software per le autorità, riguardano anche l'Amministrazione federale: tra le informazioni trafugate potrebbero esserci anche dati operativi.
Non solo l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) e l'Ufficio federale di polizia (fedpol) sono stati indirettamente toccati dal ransomware informatico utilizzato contro Xplain: il Centro nazionale per la cybersicurezza, in un comunicato odierno, riporta che anche diverse unità dell'Amministrazione federale sono interessate dall'attacco informatico.
Sono in corso verifiche volte a determinare quali dati e servizi sono stati violati: dai primi riscontri è emerso che, contrariamente alle ipotesi iniziali, potrebbero essere stati trafugati dei dati operativi. Dal canto suo, l'Amministrazione federale ritiene che non sia possibile l'accesso diretto a tali dati dai sistemi di Xplain.
La ditta di servizi informatici ha informato l'Ncsc e sporto denuncia presso la Polizia cantonale di Berna.
Lo scorso 23 maggio criminali avevano pubblicato dati di Udsc e fedpol e annunciato il furto delle medesime informazioni nel darkweb che, come si intuisce dal nome, è la parte oscura di Internet. Stando alle dichiarazioni di entrambi gli uffici, non erano stati sottratti dati operativi o relativi ai progetti.