Bellinzonese

Riapre in grande stile il Museo nazionale del San Gottardo

Sul Passo si è concluso il progetto per la ristrutturazione dell’edificio e il rinnovamento dell’offerta espositiva. Visitatori attesi a partire da domani

Un’attrattiva in più per le 600mila persone che durante la bella stagione transitano dal Passo.
(Ti-Press)
10 giugno 2022
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Continuerà a raccontare la storia secolare della regione il Museo nazionale del San Gottardo situato sul Passo. Lo farà però in chiave più moderna, forte del rinnovo dell’offerta espositiva e della ristrutturazione dell’edificio, ovvero la ‘Vecchia Sosta’ risalente al 1834 e allora usata come dogana e albergo per i passeggeri che transitavano con le diligenze. Inaugurato nel 1986, il museo registrò inizialmente una grandissima affluenza, tuttavia diminuita nel corso degli anni. «Si trattava di ridare vita al museo, e abbiamo dunque ritenuto che bisognasse osare con questo investimento per creare qualcosa di pregevole», ha affermato questa mattina durante la presentazione alla stampa Dick Marty, presidente della Fondazione Pro San Gottardo che dal 1972 si occupa di salvaguardare l’ambiente e il patrimonio del Passo; in 50 anni ha promosso investimenti per circa 30 milioni, compresa la ristrutturazione conclusa nel 2010 che ha riguardato il vecchio Ospizio.

Investimento di quattro milioni

Chiuso dall’autunno del 2019, il museo sarà ufficialmente inaugurato domani, sabato 11 giugno. I lavori si sono svolti a partire dalla primavera del 2020 per un investimento complessivo di circa quattro milioni di franchi, di cui 2,75 per la ristrutturazione dell’edificio e dell’area gastronomica e i rimanenti per l’allestimento delle mostre più altre spese. La Fondazione copre circa la metà dei costi grazie a sostenitori e raccolte fondi, mentre Cantone (a fondo perso) e Confederazione (sotto forma di prestito) mettono a disposizione un milione di franchi ciascuno.

Mostre multimediali adatte a tutti

Fiore all’occhiello del nuovo corso del museo è la mostra permanente che condurrà il visitatore lungo un viaggio attraverso i secoli, in cui a fare da filo conduttore sono le gallerie, le caverne e le roccaforti scavate nella roccia del massiccio. Il percorso si snoda attraverso sette sale tematiche che spaziano dal Buco di Uri (il primo tunnel stradale in Svizzera concluso nel 1702) alla realizzazione della galleria ferroviaria nel 1882, dalle gallerie delle centrali elettriche alle fortificazioni militari (compreso il Forte Airolo), dalla galleria stradale dell’A2 percorribile dal 1980 fino all’inaugurazione di AlpTransit nel 2016. Denominata "San Gottardo: storia di un’accelerazione", l’esposizione permanente ha l’obiettivo di coinvolgere visitatori di tutte le età (c’è infatti un percorso per i più piccoli) attraverso filmati e documenti audio originali, oggetti autentici, disegni, quadri e fotografie. A fare da preludio alla mostra lo spettacolo multimediale (della durata di circa 20 minuti) allestito all’ultimo piano dell’edificio, che grazie alle componenti tecnologiche darà ai visitatori sensazioni particolarmente reali, come mettersi nei panni dei mulattieri minacciati dalle slavine mentre attraversano il valico in inverno, o dei minatori addetti allo scavo AlpTransit confrontati con caldo e umidità della roccia. Altra novità è il coinvolgimento del Museo Alpino Svizzero di Berna che all’interno del Museo del Passo ha aperto una sua filiale. Una collaborazione che arricchirà l’offerta con mostre temporanee, a cominciare da quella visitabile già a partire da domani: "La gita domenicale", un’esposizione di filmati amatoriali (per la maggior parte proveniente dall’archivio della Rsi) riguardanti viaggi in auto ed escursioni sul Passo dagli anni Venti agli anni Ottanta. Sia la mostra permanente, sia quella temporanea sono in quattro lingue (italiano, tedesco, francese e inglese).

Domenica le porte aperte

Le circa 600mila persone che durante la bella stagione transitano dal Passo potranno approfittare anche della presenza di un info-point negli spazi del Museo svizzero. Un nuovo elemento pensato per fungere da contenitore di tutte le attrattive turistiche della zona attorno al valico. Ricordiamo che sul Passo è presente anche il Museo Sasso San Gottardo, inserito nella fortezza che si estende per chilometri all’interno della montagna. Domenica 12 giugno sarà una giornata di porte aperte, con il pubblico che avrà la possibilità di scoprire il nuovo volto del Museo svizzero con entrata gratuita. Museo che sarà poi aperto tutti i giorni (sino a fine ottobre) dalle 9 alle 18. All’interno dell’edificio anche la gastronomia è stata completamente rinnovata: la scelta è tra un pasto veloce a buffet con prodotti locali o il ristorante con servizio ‘Vecchia Sosta’. Tutte le informazioni sul sito www.passosangottardo.ch.

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