Bellinzonese

A Gudo ben 169 firme contro l’antenna 5G nel camping

Dopo l’opposizione inoltrata al governo, la frazione di Progero si mobilita con una petizione consegnata alla Città

Da destra Mario Sensi, Emanuele Gaggetti e Silvano Antonini
20 febbraio 2022
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Sensibilizzare l’autorità comunale e, per competenza decisionale, anche quella cantonale. Con questo scopo un gruppo di abitanti di Gudo, frazione di Progero, si è mobilitato negli ultimi mesi contro il progetto di antenna per la telefonia mobile di ultima generazione che le compagnie Sunrise e Salt intendono realizzare posandola al centro del piccolo camping La Serta, a poche decine di metri da case e palazzine abitate da alcune centinaia di persone. La forte mobilitazione ha raggiunto lo scopo, perché oltre a cinque ricorrenti rivoltisi al Consiglio di Stato, di cui abbiamo riferito il 17 gennaio, sono ben 169 le firme raccolte da Mario Sensi, già consigliere comunale nell’ex Comune di Gudo, peraltro tutte nelle vicinanze del progetto contestato. Petizione che Sensi ha consegnato questa settimana alla Cancelleria comunale di Bellinzona insieme a Emanuele Gaggetti e Silvano Antonini. Il discorso di base per loro è chiaro: benché si riconosca (ed è un dato accertato) che a Gudo il segnale sia debole essendo le antenne più vicine situate ad alcuni chilometri di distanza, risulta inaccettabile il luogo scelto dalle due compagnie per erigere quella nuova. Oltre ai timori per la salute, si aggiungono quelli relativi alla deturpazione del paesaggio e alle conseguenze negative sul valore delle case in proprietà e sull’occupazione degli stabili in affitto. Nell’opposizione inoltrata al governo, ricordiamo, i contrari postulano "un esame completo e dettagliato" da parte del Cantone "sugli aspetti legati alla sicurezza e alla salute", ossia Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti e Legge sulla protezione dell’ambiente. Quanto invece alla Legge sulla pianificazione del territorio (Lpt) rilevano che l’opera alta 35 metri "non è conforme alla destinazione di zona", col mappale in questione che a Catasto risulta agricolo (inserito nel Parco del Piano di Magadino) sebbene da svariati decenni vi si svolga un’attività di campeggio.

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