Bellinzonese

Centro diurno di Claro un sostegno per anziani e famiglie

Il servizio della Casa anziani residenza Visagno intende stimolare e mantenere l’indipendenza degli anziani che vivono a domicilio

Il Centro diurno terapeutico
(Ti-Press)
25 gennaio 2022
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La casa anziani residenza Visagno di Claro vuole rilanciare il suo centro diurno terapeutico. A causa della pandemia e delle chiusure forzate che si sono rese necessarie negli ultimi due anni, molti anziani hanno ancora un po’ di timore a uscire di casa e hanno perso l’abitudine di frequentare strutture di questo genere. Dal 13 marzo al 25 maggio 2020, a causa del Covid-19 il Centro aveva dovuto chiudere completamente, dopodiché ha potuto riaprire ma con tutte le misure di sicurezza necessarie, ovvero una riduzione del numero di utenti, l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere le distanze sociali. All’inizio di questo mese, a tutti i fuochi della Riviera, di Claro e Arbedo-Castione è stato inviato un volantino per far conoscere questo servizio ai cittadini; nel dépliant viene evidenziato che il centro “è una risorsa al servizio degli anziani, che trovano accoglienza, assistenza e attività di socializzazione durante la giornata”. La struttura è aperta dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni festivi), dalle 9 alle 16 e comprende ristorazione e trasporto; per informazioni si può contattare la segreteria: 091 873 44 00.

Servizio di trasporto a domicilio

Come spiegato dal direttore Samuele Enderli, il centro, aperto nel 2004, permette di stimolare e mantenere l’indipendenza degli anziani che vivono a casa, perché una struttura di questo tipo dà la possibilità di sgravare anche i famigliari che si occupano quotidianamente dei loro cari a domicilio. Nei giorni in cui gli anziani decidono di frequentare la struttura, gli operatori si recano nelle loro abitazioni con un pulmino che verso le 9.30 raggiunge il Centro. «Il fatto che andiamo a prenderli a casa è molto apprezzato dagli utenti ma anche dai famigliari con i quali c’è uno scambio e anche per noi è importante perché possiamo vedere come vivono a casa», evidenzia Fiona Buzzini Leoni, responsabile del Centro diurno. Una volta raggiunta la struttura di Claro, gli anziani svolgono alcune attività come letture o piccoli lavori manuali. «Attualmente stiamo lavorando su attività di memoria, abbiamo creato degli appositi giochi che si basano su loro conoscenze e ricordi», spiega Buzzini Leoni. Quanto proposto si distanzia dall’animazione vera e propria proposta nella Casa anziani e rivolta ai residenti. Il Centro diurno può ospitare dieci persone al massimo (con le attuali disposizioni Covid-19 solamente sei) che normalmente non sono autosufficienti. Questo genere di struttura si differenzia dai Centri diurno socio-assistenziali, come possono essere quelli dell’Associazione ticinese terza età (Atte), nei quali spesso ci sono operatori sociali e gli utenti possono andare e venire in autonomia. Nei Centri diurni terapeutici invece, a occuparsi degli anziani c’è una figura infermieristica o comunque specializzata e il servizio è mirato su pazienti con problemi cognitivi o fisici con malattie importanti e che non possono recarsi nella struttura da soli. La maggior parte di questi anziani ha un familiare o un curatore che lo assiste e beneficia di vari aiuti, come i pasti a domicilio. «Con questo servizio si cerca di aiutare le famiglie a casa, si collabora con il medico curante e il geriatra, con gli aiuti domiciliari, in modo da creare una rete di servizi di sostegno», rileva Buzzini Leoni. Questa offerta va nella direzione della politica intrapresa dal Dipartimento della sanità e della socialità che intende migliorare questo tipo di offerte sul territorio per far sì che gli anziani possano restare il più a lungo possibile al loro domicilio. «Per alcuni la frequentazione del nostro Centro rappresenta un passaggio importante prima di entrare in Casa anziani. In questo modo, quando arriverà quel momento, la struttura non apparirà del tutto nuova ai loro occhi e conosceranno anche il personale», rileva la responsabile del Centro. Trascorsa la mattinata gli utenti del Centro diurno pranzano insieme in compagnia degli operatori, nella sala comune dove mangiano anche i residenti della Casa anziani. Dopo il pranzo c’è un momento di riposo per chi lo desidera e il pulmino verso le 15.30-16 li riporta a casa. Per gli utenti una giornata al Centro diurno costa 40 franchi (costo in parte coperto dall’assicurazione complementare della Cassa cantonale di compensazione Avs per i beneficiari di prestazioni complementari) escluso il trasporto.

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