Ghisletta (Ps) e cofirmatari chiedono una base legale affinché i gruppi che praticano questo sport siano accompagnati da una guida riconosciuta dal Cantone

L'incidente di canyoning avvenuto la scorsa settimana in territorio di Riviera e che ha causato la morte di un turista proveniente dalla Lituana smuove anche la politica. I granconsiglieri del Ps Raoul Ghisletta, Carlo Lepori e Fabrizio Sirica hanno inoltrato una mozione con l'intento di regolare meglio questo genere di attività sportive pericolose. Citando una pagina web del portale di Ticino Turismo, i mozionanti scrivono che "il canyoning, o torrentismo, è una nuova disciplina sportiva che prevede la discesa a piedi di tratti di corsi d'acqua montani, gli ostacoli del percorso sono scivoli naturali, pozze, cascate che vengono superati con l'ausilio di corde o effettuando tuffi, scivolate o passaggi di arrampicata in discesa. In Ticino è possibile praticare il torrentismo in vari siti sparsi in tutta la regione, se quello che cercate è l'avventura e l'adrenalina lasciatevi trasportare dalle onde dei nostri fiumi. Il canyoning non è uno sport individuale ma di gruppo e per praticarlo è necessaria una buona attrezzatura; infatti i pericoli non sono da sottovalutare e per questo vi consigliamo di rivolgervi a Club sportivi organizzati. Le guide alpine che vi accompagneranno, grazie alla loro preparazione tecnica e alla conoscenza dei percorsi, vi garantiranno la massima sicurezza".
Si tratta peraltro di un'attività che attira molte persone alle nostre latitudini. Come riferito sul nostro giornale la scorsa estate, in Ticino nel corso dell’anno passano tra i ventimila e i trentamila canyonisti e da metà maggio a fine ottobre vi sono in media 300 persone al giorno nei torrenti. "Il maggiore rischio - viene sottolineato nella mozione - è rappresentato dalle società estere provenienti da Ue/Aels, che in base alle nuove normative possono operare come indipendenti per 90 giorni. Il problema è che non conoscono il territorio e i relativi pericoli". Da qui la richiesta di Ghisletta e cofirmatari al Consiglio di Stato affinché venga preparata una base legale che imponga alle persone che fanno canyoning e altri sport rischiosi in Ticino di ottenere un certificato cantonale di formazione in materia di sicurezza o, in alternativa, di essere accompagnate da una guida formata riconosciuta dal Cantone.