Bellinzonese

Airolo, l'acquisto dell'hotel Alpina finisce al Tribunale federale

Il referendista e ricorrente contesta davanti alla massima corte giudiziaria elvetica l'operazione da 3,75 milioni voluta dal Comune

L'albergo è situato nella parte alta del villaggio (Ti-Press)
22 maggio 2020
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Ci vorrà ancora del tempo, forse diversi mesi, per sapere se il Comune di Airolo può o non può comprare per 3,75 milioni l'hotel Alpina con l'obiettivo di affittarlo nell'arco di una decina d'anni all'Ufficio federale delle strade (Ustra) durante il lungo cantiere per la realizzazione della seconda canna autostradale sotto il Gottardo. Come appreso dalla 'Regione', l'ex consigliere liberale-radicale Franco Jori nei giorni scorsi (il termine scadeva lunedì 18) ha infatti impugnato con un ricorso al Tribunale federale (Tf) la decisione con la quale lo scorso aprile il Tribunale amministrativo cantonale (Tram) gli ha dato torto nell'ambito della vertenza. Ingaggiando un avvocato che lo rappresenti, Jori chiede dunque che sia la massima corte giudiziaria elvetica a esprimersi. Insieme all’ex municipale di ‘Aria Nova’ Franchino Filippini e alla signora Elena Beffa, Jori l'anno scorso aveva anche lanciato, invano, un referendum contro il medesimo acquisto da parte del Comune, acquisto avallato a larga maggioranza dal Legislativo nella primavera 2019 e in seconda battuta anche dalla popolazione col 62% di sì nell'urna. Parallelamente alla via politica è stata percorsa quella giudiziaria nell'ambito della quale sia il Consiglio di Stato sia il Tram hanno rispedito al mittente le critiche mosse, avallando l'agire di Municipio e Consiglio comunale.

Le critiche mosse

Le critiche riguardano la procedura seguita e la spesa ritenuta eccessiva a fronte di un incasso annuo per locazione pari a 290mila franchi, che non garantirebbe la totale copertura dell'onere a carico del Comune, il quale secondo i contrari meglio farebbe a investire le proprie risorse in altre priorità. L'avvio del cantiere, ricordiamo, è previsto nel corso dell'estate/autunno 2020 e l'albergo Alpina, oggi di proprietà di una comunione ereditaria, sarebbe destinato ad accogliere le squadre di operai. In futuro l'albergo, che beneficerebbe peraltro di nuovi ripari antivalangari co-finanziati dall'Ustra in base all'accordo stipulato col Comune, potrebbe di nuovo essere destinato ad attività turistiche tramite la proprietà comunale, oppure messo in vendita o affittato; fra le ipotesi anche la sua trasformazione in una casa di riposo per anziani dell'alta Leventina.

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