Bellinzonese

La giornata dei mestieri torna alle medie di Acquarossa

Per il secondo anno consecutivo una decina di professionisti farà visita agli allievi di prima e seconda dell’istituto scolastico bleniese

‘Cosa farò da grande?’ (Ti-Press)
24 febbraio 2020
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Parrucchiera, estetista, falegname. Oppure giornalista, infermiere, operatore sociale. Tanti mestieri diversi, tanti ambiti distanti l’uno dall’altro. ‘Cosa farò da grande?’ è una delle domande, forse la più frequente, che i bambini e i ragazzi si pongono. Scegliere il percorso giusto non è semplice, soprattutto quando si è molto giovani. Per questo è importante proporre agli studenti dei momenti conoscitivi e di esplorazione, durante i quali possano approcciarsi ai vari mestieri. Ed è con questo spirito che le scuole medie di Acquarossa organizzeranno per il secondo anno consecutivo la giornata atelier dedicata agli allievi di prima e seconda.

Venerdì 27 marzo una decina di professionisti si presenteranno alla sede bleniese. Proporranno dei laboratori durante i quali mostreranno agli studenti gli aspetti salienti del proprio lavoro coinvolgendoli in attività ricreative. «Lo scopo è quello di dare ai ragazzi un’idea più concreta di ciò che significa svolgere una determinata professione – spiega Manuela Cortinovis del comitato dei genitori che collabora al progetto –. Non si tratta di fare delle lezioni o di impartire nozioni teoriche, ma di puntare più sul lato pratico».

Programmi differenziati

Un’idea promossa la prima volta lo scorso anno, con risultati più che incoraggianti. «Ogni animatore compilerà un foglio illustrando brevemente il programma che intende esporre. I ragazzi, che sono circa 120, avranno la possibilità di scegliere, in base ai propri interessi, quali atelier frequentare, compatibilmente con gli spazi a disposizione. L’anno scorso c’è stato un grande entusiasmo e diversi di loro a fine giornata dicevano ‘ho trovato il lavoro giusto per me’. Trovo che sia l’aspetto più importante, assieme ovviamente alla componente del divertimento. Sta anche agli animatori riuscire a presentare le attività in maniera seria, ma senza tralasciare l’aspetto ludico».

La volontà è quella di replicare il successo passato, nonostante le consuete difficoltà di organizzazione. «Il fatto di proporre questi laboratori in un giorno feriale sicuramente rende più arduo trovare persone disposte a venire qui – rileva Cortinovis –. Non tutti hanno la possibilità di prendersi un giorno di congedo. Per fortuna possiamo contare su una nostra rete di conoscenze e su alcuni residenti della valle che accettano di dedicarci un po’ del loro tempo». Inoltre, per le attività di design e lavoro con il legno «contribuiranno i docenti di visiva e di arti plastiche».

Soddisfazione anche da parte della scuola. «Credo che un primo aspetto positivo sia dato dalla collaborazione con i genitori – spiega il direttore della sede Stefano Imelli –. In secondo luogo, l’orientamento veniva visto solitamente come l’ultima tappa del percorso delle Medie, mentre ora, viste anche le difficoltà nel fare delle scelte, si tende ad anticipare. Le classi di quarta possono visitare delle ditte, quelle di terza hanno gli stage obbligatori, e per i ragazzi di seconda e prima vengono dei professionisti a presentare la loro attività. Per gli studenti significa anche interagire con qualcuno che non sia il docente». In ultimo, da non sottovalutare, la possibilità di «entrare direttamente in contatto con degli attori del nostro territorio».

Un’iniziativa apprezzata anche a livello istituzionale. «Un approccio innovativo, sicuramente interessante – rileva Tiziana Zaninelli, responsabile dell’insegnamento medio al Decs – Rientra nel progetto ‘Educazione alle scelte’, svolto in collaborazione con gli orientatori professionali e scolastici delle sedi di scuola media».

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