Bellinzonese

Crisi dei negozi, la strigliata del Municipio

Parte alta di viale Stazione a Bellinzona: il Comune espone le strategie ma invita anche i commerci a adattare offerta e approccio ai clienti

Ti-Press
13 settembre 2018
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Il Municipio ha una strategia per sostenere i commerci in crescente difficoltà? Se lo chiedono in molti ogni volta che si apprende la notizia di una nuova chiusura. Ma accade pure che sia l’esecutivo a sollecitare una strategia. L’ultima puntata, di cui abbiamo riferito il 17 luglio, riguarda il grido d’allarme lanciato da più commercianti attivi in cima a viale Stazione. Taluni affermano di vivere il periodo più nero degli ultimi decenni aggiungendo alle cause già note – come l’annosa concorrenza dei centri commerciali, dei negozi di oltre confine e degli acquisti online, nonché gli affitti elevati e gli orari di apertura – anche la differenza di trattamento con la parte bassa del viale che è stata da tempo rifatta e resa più attrattiva; pure citato l’avvio di interminabili grossi cantieri nella parte alta – i quali allontanerebbero oltremodo la clientela –, come quello della rinnovata stazione Ffs e del nodo intermodale destinato a ridisegnare entro fine 2019 la piazza e la circolazione nel comparto, ma che attualmente riduce sensibilmente la disponibilità di posteggi penalizzando la clientela auto-munita. Senza contare che l’avvento di AlpTransit non sembra aver generato l’importante afflusso di turisti a suo tempo immaginato.

Dal canto suo il consigliere comunale Tuto Rossi (Lega/Udc) con un’interpellanza ha posto sul banco degli imputati il Municipio, che non avrebbe fatto nulla per evitare il degrado. Domande cui l’esecutivo ora risponde rinviando al mittente le accuse, esponendo il quadro generale e indicando i cambiamenti volti a invertire la tendenza. Con una premessa: a soffrire non sono solo i commerci della parte alta di viale Stazione ma anche quelli di Lugano (via Nassa), Locarno (portici) e Chiasso (zona pedonale).

Appello ai locatori: giù gli affitti

Come detto, tuttavia, il Municipio a sua volta sprona i commerci: “Questa evoluzione – scrive – richiede mezzi e strategie considerevoli, con investimenti anche importanti per produrre effetti strutturali. L’ente pubblico può certamente giocare un ruolo facendo leva sugli strumenti che gli sono dati per legge”. Quindi l’affondo: “Un ruolo più importante l’hanno però gli ‘imprenditori’ stessi che sono chiamati a indirizzare e adattare la loro offerta di beni e servizi ma anche l’approccio al cliente in funzione di questa evoluzione”. Tra le righe il Municipio sprona dunque chi si lamenta a cambiar registro, affinché sia lui stesso a ricercare nel proprio modo di lavorare una possibile svolta positiva. L’appello è rivolto anche ai proprietari di immobili, chiamati a “un adeguamento, non potendo continuare a esigere affitti giustificabili in momenti di forte espansione del commercio, ma che oggi a quanto pare superano le possibilità di buona parte dei piccoli commercianti”.

I progetti avviati e quelli futuri

E l’autorità comunale cosa sta facendo? Il Municipio rileva come la popolazione sia in costante aumento grazie anche alla riconosciuta qualità di vita e dei servizi offerti nel comparto centrale. Dal profilo turistico, aggiunge, molto dipenderà dalla riuscita del progetto di valorizzazione dei castelli volto a triplicare/quadruplicare – grazie a ingenti investimenti – il numero di visitatori. Dal profilo infrastrutturale sono in corso gli iter per realizzare una sala congressuale nel comparto Torretta e per rinnovare anche la parte alta di viale Stazione (con l’aggiunta di posteggi laterali) una volta concluso il cantiere del nodo intermodale che a sua volta “convoglierà importanti flussi di viaggiatori e potenziali clienti”. L’esecutivo confida poi che il futuro sviluppo tecnologico dell’attuale comparto delle Officine “conferisca nuova centralità alla stazione e alla parte alta del Viale”. Il tutto, infine, in attesa di finalmente conoscere l’esito dello studio avviato con la Società commercianti per migliorare modalità di comunicazione, marketing, coordinamento dell’offerta, edificazioni e destinazione degli spazi nel centro cittadino, “onde dare nuovo impulso a tali attività”.

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