Bellinzona

Inaugurata la nuova casa anziani di Bellinzona

(Tatiana Scolari)
19 novembre 2016
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Entrata in servizio a inizio mese con 5 anni di ritardo a causa dei ricorsi interposti da alcuni confinanti – la cui battaglia legale ha tuttavia avuto il pregio di affinare il progetto in alcune sue componenti a contatto col quartiere abitato circostante – stamane la seconda casa anziani comunale di Bellinzona, in via Pantera 1, è stata inaugurata alla presenza delle autorità politiche e religiose.

Progettata dagli architetti Michele Gaggini e Nicola Probst di Lugano e costata 23 milioni (preventivo rispettato al termine dei lavori iniziati tre anni fa), Residenza Pedemonte con i suoi 76 posti letto contribuisce a migliorare sensibililmente l'offerta a favore della terza e quarta in città e nella regione.

Come evidenziato dal presidente del Consiglio di Stato Paolo Beltraminelli, il Bellinzonese da anni era la regione fra le più in ritardo nella disponibilità di strutture residenziali per anziani non più autosufficienti, obbligando così l'utenza a dover cercare soluzioni fuori dal comprensorio. E nel 2017, ha ricordato il consigliere di Stato, completerà l'offerta l'ex clinica di Sementina, attualmente in fase di conversione.

Il sindaco Mario Branda parlando di iter laborioso ha rievocato i primi passi compiuti 15 anni fa con le trattative avviate dall'allora Municipio insieme alle suore agostiniane di Poschiavo, proprietarie del terreno. L'onere netto a carico della Città ammonta oggi a 14 milioni, dedotto il sussidio cantonale di 9: «Milioni ben spesi», ha detto il municipale Christian Paglia, capo del Dicastero opere pubbliche.

Il collega Giorgio Soldini, responsabile della sanità e socialità, ha ricordato che Residenza Pedemonte – diretta da Riccardo Lüthi e dal suo staff che già si occupa anche della prima casa anziani comunale – è una risposta concreta alla lista d'attesa per degenze urgenze di 25/30 ospiti. Prima del taglio del nastro, l'arciprete don Pierangelo Regazzi ha benedetto la struttura e ha annunciato che ogni domenica alle 16 vi si celebra la messa; ha inoltre invitato a visitare la vicina chiesetta della Madonna di Re, di proprietà delle suore. La mattina si è conclusa con l'aperitivo rallegrato dalla Bandella Castellana e dal Concertino di Ravecchia.