Commento

Più seimila lettori

10 ottobre 2017
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Seimila lettori in più leggono ‘laRegione’ rispetto a sei mesi fa.

È un dato molto incoraggiante quello che emerge dall’ultimo rilevamento nazionale sulla lettura dei quotidiani. Specie se si considera che non pochi giornali svizzeri, purtroppo, registrano oggi sensibili cali d’interesse (vedi servizio a pagina 6).
Non lo scriviamo per ‘cantarcela e suonarcela’, per carità: sarebbe arrogante e prematuro. Ma il fatto che i cambiamenti introdotti nell’ultimo anno siano stati apprezzati e condivisi, questo sì, ci fa davvero piacere.

Quando abbiamo deciso di costruire una newsroom comune a Bellinzona, per coordinare e potenziare meglio le nostre presenze sul territorio – comprese le diverse redazioni locali a Chiasso, Lugano e Locarno – avevamo in mente un’idea precisa: quella di raccogliere le voci di ogni singola realtà locale entro un contesto più ampio, più pensato. Non per sradicarle, ma per valorizzarle. E questo pur mantenendo redazioni e redattori delle locali operativi a pieno regime. Perché crediamo che chi paga per informarsi abbia il diritto di vedere e capire sempre tutto il panorama. Un panorama nel quale anche i dettagli rientrano in un contesto più ampio.

La redazione si è tuffata in uno sforzo che merita davvero la nostra gratitudine: quello di sconvolgere orari, ritmi, metodi e stili di lavoro per offrirvi un giornale poliedrico, trasversale, attento a quello che altri non hanno saputo o voluto notare. Con una disponibilità che conferma la passione di ognuno di noi. E allora: più cronache a 360 gradi, più inchieste, più approfondimenti, più analisi, più sinergie fra locale e globale. E una maggiore integrazione fra web e carta, perché vogliamo che chi si identifica col nostro stile giornalistico ci senta vicino 24 ore su 24.

Ci siamo riusciti? È presto per dirlo. Tanto resta ancora da fare, i cantieri aperti sono mille: dai rinnovamenti grafici a quelli sul web, passando per una presenza efficace sui social media. Intanto, però, contarsi e vedere che siamo sempre più numerosi ci fa sperare di avere imboccato la direzione giusta. Tanto più che, dopo la separazione fra ‘Corriere del Ticino’ e ‘Giornale del Popolo’, possiamo finalmente sapere qual è la forza effettiva del foglio di Muzzano, e constatare che fra loro e noi non c’è che una sola spanna. Ovvero: appena settemila lettori.

Sentiamo un bisogno comune a tutti voi: quello di non farci dettare l’agenda dagli interessi puramente istituzionali e soprattutto dall’abitudine. È uno stimolo a continuare sulla strada del giornalismo affidabile, capace di gestire l’ordinario, certo, ma pure pronto a dedicare spazio a eventi che raccontano più di quanto non sembri a prima vista: è ciò che sta accadendo proprio in questi giorni, per esempio, con il caso/scandalo Argo 1.

Aspettatevi tante novità. E aspettatevi di essere coinvolti sempre di più non solo come lettori, ma come testimoni di tutto ciò che accade. E a questa comunità, di fedelissimi come di nuovi arrivati, auguriamo di cuore una cosa: buona lettura.

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